“Non sprecate l’opportunità che vi è stata concessa, a prescindere dai problemi che avete vissuto. Noi viviamo tutti con la possibilità di combattere per inseguire la bellezza e spero che riusciate a raggiungerla per poter dire a voi stessi di essere persone libere, come non è potuto esserlo Raffaele”.

E’ il messaggio di speranza che Beatrice Federico, vedova di camorra, ha dato ai ragazzi dell’oratorio dei Salesiani di Torre Annunziata, nell’ambito del giorno di commemorazione per Matilde Sorrentino, vittima innocente di camorra, assassinata il 26 marzo del 2004.

Nella piazzetta Monsignor Orlando i ragazzi della comunità alloggio per i minori “Mamma Matilde” hanno commemorato “Mamma Coraggio”. Deposte anche decine di rose ai piedi del monumento dedicato alle vittime innocenti di camorra, dopo il momento di raccoglimento voluto dal rettore dei Salesiani don Antonio Carbone.

“La porta da cui è uscita Matilde per l’ultima volta – ha spiegato don Antonio - non si è più chiusa da quel lontano 26 marzo 2004. Da quella casa si sono innalzate urla che hanno lasciato una ferita aperta in questa comunità. Sono urla che hanno acceso l’impegno delle associazioni che difendono i diritti delle donne vittime di camorra e di violenza. Attraverso la cultura, la fede e l’impegno possiamo far sì che da quella casa – ha concluso don Antonio - non escano più urla di rabbia e disperazione, ma il profumo della rinascita”.

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