Beni per 5 milioni di euro sono stati sequestrati dai Carabinieri di Castello di Cisterna a Poggiomarino e Sarno, a seguito di un’indagine patrimoniale sulla famiglia Boccia avviata dalla Sezione “Misure di prevenzione” del Tribunale di Napoli. L’indagine in questione si riferisce ai familiari, eredi ed intestatari fittizi di Raffaele Rosario Boccia, deceduto nell’agosto del 2010 ed inserito, a suo tempo, nel clan “Alfieri” o nella compagine camorristica “Nuova Famiglia”.

Celebre per le attività dell’Istituto Scolastico “Settembrini” con sede legale a Poggiomarino e filiali fino a Montecatini Terme, in quell’istituto si diplomarono con false attestazioni di presenza anche Rosetta Cutolo, sorella di Raffaele - capo indiscusso della nuova criminalità organizzata - con il massimo dei voti ed alcuni familiari di Pasquale Galasso, all'epoca capo zona sull'area di Poggiomarino e zone limitrofe.

Ad attestarlo, varie sentenze di condanna che hanno segnato la storia del contrasto alla criminalità organizzata campana. Il Tribunale ha ritenuto infatti che l'indagine economico - patrimoniale eseguita, consenta di verificare come la capacità reddituale ufficiale dal nucleo familiare di Boccia Raffaele Rosario non sia tale da giustificare l'accrescimento patrimoniale verificatosi nel tempo. Nell’indagine è emerso anche che Falanga Pasqualina, coniuge del defunto Boccia e Boccia Antonio, il figlio, risultano attualmente titolari, hanno avuto la disponibilità di beni di valore sicuramente sproporzionato alle capacità reddituali dichiarate e storicamente espresse dal nucleo familiare.

Rilevato che il valore dei beni sotto descritti risulta oggettivamente sproporzionato rispetto all’esiguo flusso reddituale documentato, il Tribunale ha disposto il sequestro nei confronti della vedova di Raffaele Rosario Boccia, la Sig.ra Pasqualina Falanga, e del loro figlio, Antonio Boccia e dei rispettivi beni immobili già intestati alla famiglia Boccia.

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I beni sequestrati