Nel corso della presentazione del Maximall Pompei, a Villa Guarracino vari sono stati gli interventi.

L’INTERVENTO DI NEGRI. “Una promessa divenuta realtà, un’occasione enorme che avrà un risvolto positivo sul tessuto sociale e occupazionale di un’area vastissima - ha detto Paolo Negri, Ceo di IrgenRE  - Anche la scelta del sito non è stata casuale ma supportata dallo studio commissionato a CACI, società di fama internazionale specializzata nelle valutazioni di fattibilità, che riconosce all’intervento Maximall Pompeii la possibilità di realizzare numeri entusiasmanti, ovvero circa 12 milioni di visitatori e oltre 350milioni di fatturato già dal primo anno. Tutto ciò nell’ottica di valorizzare al massimo la “shopping experience”, letteralmente cucita sulle esigenze deli visitatori. Questo spettacolare hub turistico e commerciale prevede anche un ampio novero di servizi a valore aggiunto: dall’area business e co-working, agli info-point turistici, ai servizi taxi e tax refund”.

LE PAROLE DI ASCIONE. Queste le parole di Vincenzo Ascione, sindaco di Torre Annunziata. “Dovremo essere rispettosi della Buffer Zone e riuscire a portare avanti uno sviluppo che sia coerente e compatibile con l’esistenza di questa grande ricchezza che abbiamo. Aspettavamo da tempo un intervento simile. La città è ancora in condizioni economiche disastrose, nonostante il grande lavoro delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata. Ora c’è bisogno di uno stimoli di carattere economico. I nostri giovani devono avere un futuro diverso. Le lamentele dei commercianti del centro storico? Li capisco, ma sarà compito nostro bilanciare”.

LE PAROLE DI BANCHI. Un progetto ''che punta a coniugare innovazione e tradizione'' e che''si inserisce nel filone dell'industria culturale del territorio''. Sono le parole usate da Luca Bianchi, direttore Svimez, nel partecipare alla conferenza di presentazione di Maximall Pompeii, l'hub turistico e commerciale destinato ad essere ultimato alla fine sel 2021 a Torre Annunziata (Napoli). ''Si tratta - ha aggiunto - di un'iniziativa nuova nel Mezzogiorno, nella quale la vera sfida è valorizzare il patrimonio già esistente''.

“Maximall Pompeii - ha concluso Luca Bianchi - va visto come un grande albero che apre a una progettazione che si innesta in un'area in difficoltà. Questo albero sarà tanto più alto quanto più profonde saranno le sue radici. Quando parlo di radici mi riferisco alla valorizzazione delle potenzialità locali dell'artigianato locale, della manifattura e dell'agroalimentare''.

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