Inizia il contro alla rovescia per l'apertura di Maximall Pompeii, il centro commerciale più grande del Sud Italia che sorgerà nell'ex area industriale di Torre Annunziata. Sulla questione è intervenuto il comitato 'Pienz a Salute' che ha espresso dubbi sull'impatto che potrebbe avere l'apertura in città. "Il progetto solleva molte preoccupazioni dal punto di vista urbanistico, ambientale e della sicurezza, soprattutto considerata la sua posizione in una zona già complessa e fragile sotto diversi aspetti", dichiara il comitato in una nota.

Dalla viabilità all'impatto ambientale. Nella documento diffuso dal comitato sono espressi forti dubbi e preoccupazioni sulle conseguenze che potrebbe avere Maximall Pompei su Torre Annunziata. "La capacità di accogliere fino a 50.000 visitatori al giorno potrebbe mettere a dura prova le infrastrutture viarie della zona, già sottoposte a forti pressioni per via del traffico locale e della vicinanza a luoghi di grande richiamo come gli scavi archeologici di Pompei. Il rischio è di aggravare l’ingorgo veicolare, con conseguenti impatti sullo stress urbano e sulla qualità della vita degli abitanti".

Un altro tema su cui accende i riflettori il comitato è la zona su cui sorgerà Maximall. "Torre Annunziata si trova in un’area a rischio vulcanico, data la vicinanza con il Vesuvio, uno dei vulcani più monitorati e attivi d’Europa. La costruzione di un centro che attira migliaia di persone al giorno potrebbe rappresentare una sfida ulteriore in termini di evacuazione e gestione delle emergenze in caso di attività vulcanica. L'area ospita già altri grandi centri commerciali, creando una concentrazione di infrastrutture commerciali che potrebbe non essere sostenibile e che potrebbe provocare una competizione eccessiva, oltre a saturare il mercato locale e l’offerta", si legge nel documento. 

Il comitato ha espresso preoccupazioni anche in merito all'impatto ambientale. "L’incremento del traffico automobilistico porterà con ogni probabilità a un peggioramento della qualità dell’aria, a scapito della salute dei cittadini e dell’ambiente. È quindi fondamentale che venga predisposto un piano di monitoraggio costante della qualità dell’aria, che comprenda anche misure concrete per mitigare eventuali aumenti dell’inquinamento atmosferico".


L'apertura di Maximall Pompeii, secondo quanto dichiarato dal comitato, potrebbe avere effetti negativi anche sul commercio locale. "Considerato l’impatto di una struttura così imponente, è essenziale valutare il regime fiscale non solo per il Maximall Oplonti, ma anche per i piccoli e medi negozi che potrebbero trovarsi in concorrenza diretta con il centro commerciale. In questo senso, potrebbe essere opportuno, in base alle normative vigenti, prevedere una fiscalità agevolata per questi negozi locali, permettendo loro di sostenere la concorrenza e mantenere la loro presenza sul territorio. In parallelo, potrebbe essere valutata anche un’agevolazione fiscale per il nuovo centro, allineando la sua fiscalità a quella degli altri centri commerciali nella regione, per garantire una competizione equa e sostenibile".

"In questo contesto, appare necessario un approfondito studio di impatto ambientale, con particolare attenzione alla sostenibilità del traffico e alla sicurezza vulcanica. Inoltre, sarebbe opportuno un impegno per il monitoraggio continuo della qualità dell’aria e un piano di emergenza specifico per affrontare eventuali crisi di carattere naturale o di sovraffollamento", conclude il comitato.

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