Slitta l’apertura di Maximall, il nuovo centro commerciale che sorgerà nell’ex area industriale di Torre Annunziata. L’Irgen Re Pompei S.r.l. ha richiesto e ottenuto una proroga di dodici mesi. I lavori dovranno essere ultimati entro il 21 aprile 2024.

L’impresa, firmataria del Terzo Protocollo Aggiuntivo, ha presentato il 30 marzo 2023, alla Commissione Straordinaria di Castellammare, una richiesta di proroga di 12 mesi per la realizzazione dell’investimento. Alla base dei ritardi “motivazioni oggettive non dipendenti dalla volontà dell’impresa stessa che di fatto hanno impedito il rispetto dei termini previsti nel "Terzo Protocollo Aggiuntivo”. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla luce delle motivazioni fornite dall’impresa, ha concesso il nulla osta. Pertanto, è stata concessa la proroga di 12 mesi per il completamento dell'nivestimento. Il progetto di Maximall Pompeii rientra nell'ambito del Contratto d'Area Torrese - Stabiese.

Attualmente l’Irgen Re Pompei ha diffidato il Comune di Torre Annunziata per danni pari a circa 27 milioni di euro. Secondo l’impresa sarebbero stati i gravi ritardi nella concessione delle licenze ad avere causato lo slittamento dell’apertura. L'ente, per evitare di essere travolto in una battaglia legale, ha deciso di affidarsi ad un legale di comprovata esperienza per esaminare la questione e individuare eventuali soluzioni. 

Il 22 novembre 2017 l’Irgen Re Pompei depositò un progetto di variante planovolumetrico in cui furono illustrate opere infrastrutturali e di urbanizzazione. La Società Ansor, in qualità di soggetto espropriato di una piccola porzione di suolo, presentò un ricorso al TAR, con sentenza del 14 gennaio 2022 che, di fatto, annullava il permesso di costruire in quell'area.  A quel punto l'ente comicò all’Irgen Re di procedere alla sospensione dei lavori. La sentenza fu confermata poi anche dal Consiglio di Stato.

Nel frattempo il Comune di Torre Annunziata è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche e sono stati nominati diversi e nuovi dirigenti dell’area Tecnica, sdoppiata in n. 2 Aree, una afferente sostanzialmente ai Lavori pubblici e manutenzione, l’altra, all’edilizia ed urbanistica. Data la straordinarietà e complessità della situazione, iniziata nel 2017, l’ente si avvarrà di una consulenza legale per scongiurare uno tsunami giudiziario e salvaguardare le casse del Comune. 

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