Mazzetta alle Sette Scogliere. Ariano: “I soldi li hai presi? Lascia ‘l’articolo’ in auto”
Nelle intercettazioni spunta un incontro tra l’ex dirigente dell’utc e Vincenzo Supino 45 giorni prima dell’arresto
25-02-2021 | di Marco De Rosa
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“I soldi li hai presi? Lasciamo un attimo l’articolo”. E’ uno dei passaggi più significativi delle intercettazioni ambientali che hanno incastrato l’ingegnere Nunzio Ariano. L’ex dirigente dell’ufficio tecnico è stato arrestato il 28 dicembre scorso dopo aver intascato una mazzetta di 10mila euro dall’imprenditore napoletano Vincenzo Supino.
“L’articolo” menzionato da Ariano è il telefono cellulare di Supino. L’ingegnere aveva il timore di essere intercettato. E infatti, a seguito della denuncia di un geometra dell’ufficio tecnico comunale presentata a settembre, Guardia di Finanza e Procura di Torre Annunziata hanno messo sotto controllo l’ingegnere e l’imprenditore. Grazie al servizio di osservazione, controllo e pedinamento è stato possibile intercettare alcune conversazioni. Una di queste, è avvenuta il 13 novembre 2020, un mese e mezzo prima dell’arresto di Nunzio Ariano, proprio nella zona delle Sette Scogliere.
Quel giorno Supino doveva incontrarsi con il responsabile del procedimento di affido di alcuni lavori. L’imprenditore, arrivato in comune per discutere dello stato di avanzamento delle sue spettanze, ha incrociato Ariano nell’area parcheggio posta all’interno del piazzale del comune. Qui, l’ingegnere invita Supino ad accompagnarlo con la sua auto presso le Sette Scogliere.
Vincenzo Supino: “Buongiorno…”
Nunzio Ariano: “We architè… buongiorno”
Vincenzo Supino: “Un caffè?”
Nunzio Ariano: “Dove andate?”
Vincenzo Supino: “Vado sopra”
Nunzio Ariano: “Ci manco da stamattina… Ci dovremmo incontrare, però…”
Vincenzo Supino: “E quando?”
Nunzio Ariano: “Eh eh eh (sorride)”
Vincenzo Supino: “(Incomprensibile) … mo il 13...”
Nunzio Ariano: “Aspetta un attimo (rumori di sottofondo). Dove stai con l’auto? Andiamo un momento con l’auto tua…”
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Supino, all’interno della sua auto, si dirige con Ariano nella zona indicata dall’ingegnere con il pretesto di appartarsi in un luogo lontano da occhi indiscreti. L’evento è stato tenuto sotto controllo dai militari che hanno effettuato le indagini.
Nunzio Ariano: “Che cosa è?”
Vincenzo Supino: “(incomprensibile)… (sorride)”
Nunzio Ariano: “Sono peluche?”
Vincenzo Supino: “Ehm… sì”
Nunzio Ariano: “Eh vabbuò…”
Vincenzo Supino: “Come va? Tutto bene? Che si dice?”
Nunzio Ariano: “E’ un casino, si combatte…”
Vincenzo Supino: “Questo covid ha rallentato un po’ tutto, eh? Però a voi almeno in ufficio siete un poco più…”
Nunzio Ariano: “Come?”
Vincenzo Supino: “In ufficio siete un poco più riservati da questo covid, oppure pure a voi qualcuno è stato preso e sta in quarantena?”
Nunzio Ariano: “Io ho messo un po’ in quarantena a tutti i dipendenti che sono venuti dalla Regione…”
Vincenzo Supino: “Eh…”
Nunzio Ariano: “Sì sì sì. Se scendi e giri a destra e scendi un attimo giù a tutto…”
Vincenzo Supino: “Vado qua a destra?”
Nunzio Ariano: “Ti faccio vedere… ehm… ti faccio vedere le Sette Scogliere. Là… se stanno pulendo o no…”
Vincenzo Supino: “Sì… (incomprensibile)… niente qua…”
Nunzio Ariano: “Gira a sinistra e vai giù a tutto. Questo praticamente è un… (in sottofondo si sentono le indicazioni del navigatore satellitare) metti il navigatore per venire al comune?”
Vincenzo Supino: “Eh… (ride)”
Nunzio Ariano: “Ah sì!”
Vincenzo Supino: “No, no. Perché stavo in un altro cantiere e ho detto “Ora vedo la strada più veloce”
Nunzio Ariano: “Eh. Metti la macchina da una parte. No, però, ehm… Mettila qui! (Incomprensibile) i soldi li hai presi… lasciamo un attimo l’articolo…”
Vincenzo Supino: “Sì…”
Da qui una breve passeggiata, come commentato dal giudice Paola Lombardi, “in un luogo appartato, non un sopralluogo per controllare dei lavori in corso né una visita a qualche esercizio commerciale che possa spiegare l’affermazione relativa al denaro preso. L’ambiguità dell’incontro descritto viene rafforzata dal fatto che Ariano, di ritorno verso il comune, dice a Supino di farlo scendere dall’auto prima di arrivare al comune, nonostante gli stessi debbano vedersi all’interno degli uffici di via Schiti”. In sostanza, Ariano non voleva farsi vedere entrare in comune insieme a Supino.
Nunzio Ariano: “Senti… lasciami vicino alla salumeria, dai…”
Vincenzo Supino: “Ok”
Nunzio Ariano: “Senza che mi fai…”
Vincenzo Supino: “Sì sì sì…”
Nunzio Ariano: “Facciamo tutte ste… tarantelle qua…”
Vincenzo Supino: “Ehm… vero”
Nunzio Ariano: “Ci vediamo dentro, dai…”
Vincenzo Supino: “Ok”
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