Erano state fotocopiate dai finanzieri prima della consegna, così da consolidare la prova della tangente, le banconote trovate in possesso del sindaco di Sorrento Massimo Coppola e del suo collaboratore Francesco Di Maio, arrestati in flagranza di reato giorni scorsi dalla guardia di Finanza di Torre Annunziata nell'ambito di una indagine su presunti illeciti commessi nell'assegnazione di una serie di appalti comunali.

Entrambi sono stati bloccati dalle fiamme gialle durante una cena cui ha preso parte anche un imprenditore, appositamente organizzata per la consegna dei soldi - 6mila euro - i quali, per gli inquirenti, erano parte di una mazzetta: circostanza che, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata confermata al gip dal collaboratore collaboratore del sindaco durante l'interrogatorio che si è tenuto stamattina.

Gli investigatori avevano predisposto cimici anche nel tavolo dove i tre si sono riuniti per ascoltare conversazioni e riprendere la scena. Inoltre ai tavoli circostanti quello dove erano seduti Coppola e Di Maio, c'erano dei finanzieri in borghese che si fingevano normali clienti.

Altri erano all'esterno del locale e una microcamera sistemata nei bagni del ristorante ha ripreso il collaboratore del sindaco mentre contava le banconote peraltro, appunto, preventivamente fotocopiate.

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