Mazzette a Sorrento. Da 'Lello il sensitivo' ai soldi nascosti in panettoni e tavolo da biliardo
Il fiuto dei cashdog per stanare Sindaco e complici: perquisizioni a raffica tra funzionari e collaboratori di Coppola
21-05-2025 | di Redazione

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Soldi nascosti ovunque. Perfino in un tavolo da biliardo e nei panettoni. L’inchiesta che ha travolto il comune di Sorrento c’è un universo di reti e collaborazioni.
Sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet nella disponibilità degli indagati nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un importo complessivo pari ad oltre 285.000 euro, di cui oltre 34.000 euro nell'abitazione del sindaco e oltre 167.000 euro nell'abitazione di un presunto "sensitivo", Raffaele Guida, abitante a Santa Maria a Vico, fiduciario e referente del sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori.
Già in precedenza, il 28 dicembre 2024, il sindaco di Sorrento, dopo essersi incontrato in Santa Maria a Vico con Guida, era stato controllato dalla Guardia di Finanza e trovato in possesso della somma di denaro in contanti, pari a 15.000 euro, nascosta all'interno di una confezione di panettone, che, dal complesso delle indagini effettuate, risultava riconducibile a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, attraverso Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento. La somma di denaro era stata sequestrata ma successivamente era stata dissequestrata e restituita al Sindaco dal Tribunale del riesame.
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Ora nel mirino ci sono tutti gli affidamenti diretti a un'associazione, secondo gli inquirenti, intestata formalmente a un prestanome ma di fatto gestita dal sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e dal suo commercialista e consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Sorrentino.
Complessivamente sono 17, insieme con il sindaco di Sorrento Massimo Coppola, il suo intermediario "sensitivo" Raffaele Guida, e il collaboratore del primo cittadino Francesco Di Maio, le persone iscritte nel registro degli indagati: il decreto di perquisizione riguarda infatti anche dirigenti comunali, tecnici R.U.P. ("Responsabile Unico di Progetto") e imprenditori.
Tra gli appalti finiti al centro delle attenzioni degli inquirenti, quello per la promozione del Brand Sorrento, per la fornitura di panchine smart, di adeguamento tecnologico del teatro Tasso, di un percorso pedonale costiero, di riqualificazione dell'area del complesso eliportuale, per il recupero dal degrado di un centro per anziani e di realizzazione e manutenzione di un nuovo impianto di illuminazione cittadino. Poi ci sono le gare di appalto relative alla riqualificazione dello Stadio Italia di Sorrento e, appunto, alcuni affidamenti diretti per l'organizzazione di alcuni eventi all'associazione culturale per cui si ipotizza il reato di peculato.
Agli indagati è stato notificato un decreto di perquisizione eseguito dai finanzieri che hanno passato al setaccio uffici comunali, abitazioni e sequestrato materiale documentale, telefoni cellulari, computer e altri dispositivi informatici.
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