E' stato assolto questa mattina Vincenzo Troia, che in primo grado era stato condannato all'ergastolo in quanto ritenuto il mandante dell'agguato in cui persero la vita Luigi Formicola - vero obiettivo del commando- e il meccanico Vincenzo Liguori, quest'ultimo ucciso per errore mentre era nella sua officina a San Giorgio a Cremano la sera del 13 gennaio 2011. La sentenza è stata emessa oggi dalla quarta sezione della Corte di Assise d'Appello di Napoli presieduta da Domenico Zeuli, che ha accolto le richieste degli avvocati Vincenzo Maiello e Leopoldo Perone.

L'accusa nei confronti di Troia era bastata sulle dichiarazioni del pentito Giovanni Gallo, che avrebbe svolto funzioni di ''palo'' nell'agguato, nonché sul contenuto di intercettazioni ambientali tra il boss detenuto Filippo Abate e la cognata, nel corso dei quali la donna addossava la responsabilità dell’agguato a Troia, le dichiarazioni dichiarazioni del pentito Giovanni Gallo può darsi siano state considerate prive di riscontri, per come la corte sia giunta a tale verdetto si dovrà aspettare che siano depositate le motivazioni della sentenza.

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La cerimonia

La targa in memoria di Vincenzo

Memorial Vincenzo Liguori