Medicina. Dal Consiglio Regionale no al numero chiuso
Proposta di legge alle Camere: accesso libero alla professione. De Luca: “Tagliare dappertutto ma non nella Sanità â€
08-09-2023 | di Redazione
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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato oggi, all'unanimità, una proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, per l'abolizione del numero chiuso ai corsi universitari di area sanitaria, che è già stato approvato con una delibera di Giunta regionale del 6 settembre.
La proposta di legge, che è composta di soli tre articoli, è stata illustrata nel corso dei lavori del Consiglio dal presidente della I Commissione permanente, Giuseppe Sommese. L'articolato prevede che a decorrere dall'anno accademico 2024/2025 l'accesso ai corsi universitari in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria, in odontoiatria e protesi dentaria, nonché ai corsi universitari concernenti la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione e ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie sia libero.
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Inoltre, la proposta di legge prevede disposizioni per il rafforzamento dell'offerta formativa e, specificamente, che, con decreto da adottarsi entro il 31 gennaio 2024, il Ministro dell'Università e della Ricerca accerti l'eventuale fabbisogno di risorse umane e strumentali necessario al rafforzamento del sistema universitario e lo trasmetta al Ministro dell'Economia e delle Finanze al fine della successiva approvazione, d'intesa, di un piano straordinario pluriennale di reclutamento e adeguamento, e che, con decreto del Ministro dell'Università e della Ricerca, da adottarsi entro il 31 dicembre 2026, sia definito il fabbisogno di risorse umane, strumentali e finanziarie al fine dell'incremento dei posti disponibili nei corsi di formazione specialistica dei medici.
"Vogliamo indicare qual è la priorità politica assoluta in Italia: la sanità", questo il commento del governatore Vincenzo De Luca. "La sanità è la priorità – ha continuato -. C'è bisogno di investire sulla formazione dei medici e per la sanità pubblica che viene prima di ogni cosa. Non capisco cosa ci sia di più importante che curare la vita", ha proseguito, aggiungendo che "al governo si deve dire che se vogliono taglino dappertutto ma non nella sanità".
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