Medicina Nucleare del Cmo: sequestro dei macchinari
I carabinieri dell'Aifa hanno dato esecuzione a un provvedimento del gip di Torre Annunziata
11-05-2020 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Sequestro ai danni del Cmo di Torre Annunziata. I militari del Nucleo Carabinieri Aifa di Roma, supportati dal personale della compagnia di Castellammare, hanno dato esecuzione al provvedimento di seuqestro preventivo emesso dal gip della Procura di Torre Annunziata.
Sono stati posti i sigilli alle apparecchiature PET/TAC e alla strumentazione necessaria alla preparazione e somministrazione del radiofarmaco denominato ‘Rame Cloruro 64’ e anche a somme di denaro ritenute provento della truffa ai danni del Servizio Sanitario Regionale.
Torre Annunziata, CMO: presentato il piano per salvare l’azienda
Consegnato al Tribunale il concordato preventivo. Non è previsto nessun taglio del personale
Le indagini dei militari hanno permesso di rilevare, nel periodo tra agosto 2015 e luglio 2018, che il Cmo ha effettuato 700 prestazioni diagnostiche di PET/TAC somministrando impropriamente il radiofarmaco, autorizzato solo in ambito sperimentale.
I pazienti, tutti affetti da patologie tumorali provenienti anche da altri regioni d’Italia, secondo gli inquirenti si recavano al Cm consci di effettuare una prestazione innovativa.
Inoltre sono stati anche acquisiti diversi elementi dai cui sarebbe emerso che il Cmo talvolta richiedeva il rimborso SS4 di prestazioni tutte ad alto costo, che di fatto non venivano eseguite.
Quindi in quel frangente è stata contestata al Centro Medico Oplonti una truffa ai danni del Sistema Sanitario Regionale di 190mila euro e una tentata truffa di 800mila euro.
I reati contestati, in relazione ai quali è stato emesso il decreto di sequestro, sono quelli previsti e puniti dagli articoli 443, 640 e 56/640 del codice penale.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"