Ieri mattina una dotteressa 65enne del 118 è stata colpita da un ictus mentre era in servizio. Il medico, in forza all'Asl Napoli 3, è stata soccorsa tempestivamente dai colleghi che hanno immediatamente prediposto il ricovero all'Ospedale Del Mare.

A raccontare l'accaduto è l'associazione 'Nessuno Tocchi Ippocrate', da anni in prima linea nella tutela dei 'camici bianchi'. Negli ultimi 3 mesi sono due le dottoresse del 118 che sono ricorse a cure urgenti mentre erano in servizio. Lo scorso settembre, infatti, un'altra operatrice è stata colta da infarto durante un intervento.

I medici del 118 lavorano in condizioni di forte stress e disagio. Sottoposti quotidianiamente a turni massacranti, sono spesso vittime di aggressioni da parte dei familiari dei pazienti. "Purtroppo il lavoro nell’emergenza sanitaria è un lavoro usurante, ma non viene ancora riconosciuto come tale. Per lo Stato Italiano i lavori usuranti sono solo quelli presso una catena di montaggio, gli autisti di mezzi pubblici ed i lavoratori in miniera", denuncia l'associazione.

A pagare a caro prezzo le conseguenze di un personale ridotto all'osso e di una sanità al collasso sono proprio i medici del pronto soccorso. Gli episodi di violenza negli ospedali sono all'ordine del giorno. Pazienti e parenti in escandescenza che picchiano e minacciano i dottori, talvolta per futili motivi.

Il 21 novembre ennesima aggressione all'Ospedale CTO. Gli agenti del Commissariato Arenella sono intervenuti per la segnalazione di un’aggressione nei confronti del personale sanitario. I poliziotti, giunti sul posto, sono stati avvicinati da un medico che ha raccontato di un paziente che lo aveva insultato e minacciato poiché pretendeva di essere subito visitato. Gli agenti hanno poi bloccato l’uomo identificandolo per un 34enne napoletano e lo hanno denunciato per violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale e interruzione di servizio. 

L'associazione 'Nessuno Tocchi Ippocrate' è categorica ed esorta la politica a scendere in campo per tutelare i lavoratori a rischio. "Bisogna legiferare al più presto, i medici del 118 sono stati dimenticati dallo Stato".

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