Metastasi vertebrali, al Pascale un nuovo sistema di cura
Un workshop per presentare la tecnica di ablazione a radiofrequenze/rpt
21-09-2016 | di Redazione
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Nel campo delle tecniche chirurgiche più avanzate per il dolore vertebrale e nell'ambito del Convegno Nazionale sulla terapia del dolore, si svolgerà giovedì 22 settembre al Pascale un workshop dedicato al sistema di ablazione a radiofrequenza per il trattamento dei tumori ossei benigni e delle lesioni metastatiche maligne a carico dell'apparato scheletrico.
La tecnica, sperimentata per la prima volta in Italia presso la struttura complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell'Istituto dei tumori di Napoli, diretta da Arturo Cuomo, si avvale di due sonde raffreddate ad acqua ad azione simultane, che utilizza energia ad alta frequenza in modo mirato per la distruzione delle cellule tumorali.
“Tutti i tumori sono in grado di metastatizzare la colonna vertebrale, in particolare i cosiddetti big killer, ossia il tumore primario della mammella, della prostata, del fegato o dei polmoni - dice Arturo Cuomo - Il dolore è il sintomo più comune associato alle metastasi della colonna vertebrale, è spesso progressivo e compromette in modo significativo la qualità di vita del paziente. La terapia delle metastasi è, dunque, importante sia per il dolore in sé, sia per il rischio di complicanze ulteriori quali fratture o crolli vertebrali, con riduzione notevole della mobilità della colonna e prognosi della malattia. Al Pascale esiste un centro specifico per la terapia del dolore e i trattamenti dedicati alle metastasi vertebrali, in grado di intervenire con tutte le metodiche oggi disponibili, tra cui le procedure di cifoplastica e vertebroplastica, per le quali abbiamo una casistica di circa 100 interventi all'anno - continua Cuomo - . La nuova tecnica rappresenta un'ulteriore evoluzione dell'approccio terapeutico alla patologia, in quanto permette non solo di eliminare il dolore e consolidare la vertebra metastatica, ma, mediante l'utilizzo contemporaneo della radiofrequenza, anche di distruggere il tessuto tumorale. Ci troviamo, pertanto, di fronte a un sistema assolutamente innovativo che per la prima volta coniuga la terapia del dolore alla cura vera e propria della malattia a livello locale”.
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Trattandosi di una procedura mininvasiva, eseguita in anestesia locale, è indicata anche in pazienti debilitati, sottoposti a terapie con chemioterapici o radioterapia, che non possono essere interrotte. “Si tratta di pazienti con una qualità di vita compromessa - dice Luca Serra, responsabile del Servizio di Chirurgia Vertebrale oncologica presso il Pascale - nei quali il problema principale è il dolore. Per questo motivo la possibilità di dare da un lato sollievo al dolore con un trattamento specifico sulla neoplasia vertebrale e dall'altro stabilità al corpo vertebrale con la cementoplastica rende questo nuovo sistema di ablazione a radiofrequenza estremamente promettente”.
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