“Non posso pensare che Lei sia favorevole ad ospitare 100 migranti, è questo il numero minimo che ne verrebbe fuori applicando il citato accordo di 2,5 migranti per ogni mille abitanti, senza una progettualità finalizzata all’integrazione ed una degna sistemazione di persone che scappano da luoghi infestati da odio e violenza”. È quanto si legge nella lettera aperta indirizzata al sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione da Brunone Avitabile, consigliere comunale nonché capogruppo di Forza Italia. 
Nella missiva, Avitabile esterna la sua preoccupazione in merito alle dichiarazioni del primo cittadino oplontino riguardanti il prossimo arrivo di migranti, da ospitare, stando a quanto sancito dalla Prefettura, presso la struttura del Villaggio del Fanciullo di Rovigliano. 
“Esiste più di una probabilità che Torre Annunziata nei prossimi giorni si ritrovi a subire una decisione assunta altrove e questo, a mio parere, non può assolutamente passare, come non è possibile accettare che una forma di collaborazione dei comuni possa essere sostituita con un ordine ed obbligo da rispettare.” – riferisce Avitabile nella lettera indirizzata al sindaco – “Non si può mutare l’accordo tra l’Anci ed il Ministero degli Interni, sottoscritto nel dicembre scorso e che vede la partecipazione dei comuni su base volontaria in un obbligo per gli stessi”.
E ancora: “È sotto gli occhi di tutti che da qualche anno, la maggior parte dei 400 migranti ospitati in strutture pubbliche e privati dei comuni viciniori frequentano Torre Annunziata ed è penoso, in assenza di un fattivo progetto di integrazione, vedere decine di giovani migranti dediti ad elemosinare qualche centesimo o svolgere delle attività di facchinaggio, in spregio ad ogni norma, davanti a numerosi esercizi commerciali della città”.
Sulla base di queste considerazioni il capogruppo di Forza Italia considera l’insistenza della Prefettura nell’inviare altri rifugiati come “un peso eccessivo per la nostra comunità. Mi chiedo, pertanto, se non sia il caso, per evitare errori irreparabili, di convocare un Consiglio Comunale per discutere dell’argomento e, nell’interesse esclusivo della città, deliberare una posizione comune”.

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