Migranti. E’ scontro a San Giorgio a Cremano
I grillini denunciano movimenti sospetti sulle assunzioni. Zinno replica: “Solo pettegolezzi che macchiano la città"
15-09-2017 | di Claudio Di Giorgio
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Venerdì 15 settembre lo “Spazio 5 Stelle” di San Giorgio a Cremano si è trasformato in una succursale della Camera, del Senato e del Comune. Presenti per una conferenza stampa i parlamentari Sergio Puglia, Roberto Fico e Luigi Gallo, il consigliere comunale Danilo Cascone anche consigliere della Città Metropolitana e i quattro consiglieri del M5S del comune di San Giorgio a Cremano, per trattare quello che è stato definito “lo scandalo dell’accoglienza migranti”.
Si tratta di un progetto assegnato alla Cooperativa ARCI Napoli, per il tramite del Comune di San Giorgio, per il servizio di gestione e accoglienza dei migranti richiedenti asilo nell’ambito del progetto Sprar. Sarebbe Mariano Anniciello, presidente dell’ARCI, ad aver fatto assumere in cooperativa, secondo il “Movimento”, “sua moglie e sua madre, una pensionata di 80 anni”.
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A sollevare la questione era stato Danilo Cascone, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di San Giorgio a Cremano. Il caso è finito, fa sapere Cascone, anche sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione di Raffaele Cantone. “Non spetta a noi parlare di illeciti che rileverà la magistratura – continua Cascone – ma solleviamo un caso di chiara inopportunità, quantomeno politica”.
Ma il primo cittadino Giorgio Zinno non ci sta e replica: “Le molteplici denunce fatte da alcuni consiglieri di opposizione hanno portato nel tempo a controlli sul progetto SPRAR per richiedenti asilo, sulle strutture che ospitano i migranti e sulla gestione da parte dell'associazione affidataria. Controlli che hanno portato a valutazioni positive. Naturalmente parliamo con atti alla mano che testimoniano l'efficacia delle attività, come la relazione dell'ultima ispezione che il Ministero dell'Interno ha effettuato. Inoltre – ha proseguito - sia chiaro che la scelta del personale da impiegare nei progetti di accoglienza è propria dell'associazione e non dell'Ente Pubblico che, pertanto, ha l'obbligo di verificare il raggiungimento degli obiettivi ma non di sindacare sulle assunzioni. La conclusione è che il progetto di accoglienza dei migranti, iniziato già nel 2014, risulta efficiente, organizzato e rispettoso di ogni norma. E' chiaro che chi continua ad affermare altre verità o non ha letto i documenti fino in fondo, o continua in una campagna di demonizzazione che serve solo ad alimentare le paure dei cittadini e non certo ad informare. Auspico che prima o poi si torni a parlare di contenuti invece di fare solo pettegolezzi".
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