Una migliore distribuzione dei migranti sul territorio attraverso anche l'impiego sperimentale nei servizi sociali, in particolare in alcune realtà turistiche di grande pregio come gli Scavi di Pompei e la Reggia di Caserta. É il senso del protocollo d'intesa siglato oggi a Napoli con il ministro degli Interni Marco Minniti da 265 sindaci della Campania (il 70% del territorio) per l'accoglienza dei richiedenti asilo. "Un progetto bello e straordinario - ha sottolineato il ministro - che mette in campo una visione comune basata su accoglienza, umanità, integrazione e sicurezza e che se dovesse avere successo renderà migliore non solo la Campania ma l'Italia intera".

Tra i sindaci che hanno firmato c'era Ascione, per il comune di Torre Annunziata. Con l'intesa, i migranti potranno realizzare lavori socialmente utili anche nei luoghi simbolo del turismo in Campania, dove a breve partirà una sperimentazione. "Questo non è un pezzo di carta - sottolinea Minniti - ma un impegno, una riforma dell'accoglienza, una visione comune che ci consente di affrontare una questione storica del nostro paese tenendo insieme 4 principi: accoglienza, umanità, integrazione e sicurezza". L'obiettivo del protocollo “è quello dell'integrazione. Una sempre più forte accoglienza diffusa ci permetterà di superare i grandi centri di accoglienza: se ogni Comune accoglie - aggiunge - noi già nei prossimi mesi possiamo superare tutti i grandi centri”.

Il protocollo è stato firmato, oltre che da Prefettura di Napoli, anche da Anci Campania, Città metropolitana di Napoli e i sindaci degli altri quattro comuni capoluogo.
“Con la firma dell’Anci Campania al protocollo sul miglioramento del sistema di accoglienza con gli Spar abbiamo espresso una manifestazione di responsabilità dei sindaci, indirizzata a governare processi complicati e difficili come quelli dell’immigrazione”. A dirlo è il presidente di Anci Campania, Domenico Tuccillo, al termine dell’incontro con il Ministro dell’Interno Marco Minniti, al Maschio Angioino di Napoli.
“Abbiamo apprezzato – continua Tuccillo - che nel protocollo venissero inseriti due punti per noi molto importanti. Anzitutto la clausola di salvaguardia che fissa limiti ben precisi all’attivazione di ulteriori forme di accoglienza per i Comuni che aderiscono, escludendo quelli che abbiano raggiunto la copertura del 50% dei posti previsi dal piano Ministero Interno-Anci.  Era ed è una questione di equità tra Comuni”. 
“Inoltre – aggiunge il presidente di Anci Campania -  la costituzione, come ho espressamente richiesto, di una task force di supporto ai Comuni che voglio predisporre i progetti per l’adesione alla rete Spar”.
“Tutto questo – conclude Tuccillo – si deve però coniugare con un monitoraggio costante e attento non solo sulle attività svolte dai centri Spar, ma anche sulla qualità dell’accoglienza e il rispetto della legge circa il trattamento e l’utilizzo di questi migranti. Tutto dovrà avvenire in un quadro che deve coniugare accoglienza e rigore. Se ci sarà rigore riusciremo a contrastare le presenze degli irregolari, assicurare l’accoglienza di chi ha diritto e garantiremo la piena sicurezza delle popolazioni dei Comuni che accolgono”

(foto Reuters)

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