Millennials vs Gen Z: Chi trascorre più tempo online?
La Gen Z è abituata a scrollare senza sosta, mentre i Millennials qualche pausa ogni tanto se la prendono
29-07-2025 | di Redazione

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La Gen Z è abituata a scrollare senza sosta, mentre i Millennials qualche pausa ogni tanto se la prendono. Chi fa le maratone digitali oggi? Naturalmente, il protagonista è lo smartphone, non il PC. Vediamo qual è la generazione che trascorre più tempo online e, soprattutto, perché.
Internet ormai fa da colonna sonora alle nostre giornate. In tutto il mondo gli utenti restano collegati circa 6 ore e 38 minuti al giorno, quasi il 40% del tempo sveglio. Però, bisogna considerare che non tutte le generazioni usano internet nello stesso modo. I nati tra la fine degli anni '90 e il 2010 (la cosiddetta Gen Z) trascorrono più tempo online rispetti ai Millennials, classe 1981-1996.
E non si tratta solo di passare il tempo sui social: per molti under‑30 la rete è diventata il punto di partenza per studiare, per lavorare, per fare shopping, per prenotare una visita medica o addirittura per meditare con le app dedicate. Lo smartphone, sempre acceso e sempre in tasca, trasforma ogni momento morto in un micro‑scroll.
I Millennials, invece, alternano il desktop e il laptop per le riunioni, i documenti e l'home banking. Così, dalle video‑call mattutine alle serie in streaming del dopocena, la domanda non è più "se" siamo online, ma "quanto" e "perché". La Gen Z tende a cercare degli stimoli rapidi e interattivi, i Millennials puntano a delle esperienze più strutturate.
Quanto tempo passiamo connessi oggi?
Nel 2025 la soglia delle sei ore e mezza online è diventata la normalità globale. Dietro questo dato c'è un mix di studio a distanza, di lavoro ibrido, di streaming e di social che ha spinto l'uso della rete oltre i livelli pre-pandemia. La fascia 16-34 anni traina la crescita: cerca le informazioni, ma soprattutto conversa, crea i contenuti e si intrattiene. In altre parole, Internet non è più un posto dove passare il tempo, ma lo sfondo continuo delle nostre attività quotidiane.
Dispositivi e intrattenimento: anche il diverimento è online
Il device che vince? Sempre lo smartphone. L'83% del tempo online dei 25-34enni avviene proprio sul telefono: chat, streaming, pagamenti, persino il lavoro. Non stupisce allora che l'intrattenimento segua la stessa strada.
Oltre ai video e ai social, la Generazione Z, e buona parte dei Millennials, dedica sempre più tempo al gaming mobile e alle piattaforme di gioco. In questo filone rientrano i portali di slot, di poker e di roulette: molti utenti li visitano per spezzare la giornata, proprio come fanno anche con i videogame. Nei forum dedicati, chi cerca le novità confronta i bonus, la reputazione e la sicurezza dei migliori casino italiani, segno che il confine fra il gioco e la socialità online si fa sempre più sottile.
Gen Z, re e regine dello scroll infinito
Uno studio di Deloitte su quasi 4000 consumatori statunitensi ha rilevato che la Gen Z e i Millennials passano in media 9 ore al giorno online, un'ora in più del resto della popolazione. Nel caso della Gen Z, più della metà di quel tempo finisce sui social e sui video brevi: TikTok, YouTube Shorts, Snap, ma anche sui forum di nicchia dove si parla di scuola, di musica e di attivismo.
A differenza dei Millennials, che mantengono un piede saldo nelle email e nelle piattaforme classiche, i più giovani saltano da un feed all'altro in cerca di contenuti personalizzati e di formati interattivi come i sondaggi, le live e le community-chat. La soglia di attenzione si riduce, ma l'esposizione complessiva cresce: tanti micro-momenti che, sommati, fanno quasi una giornata lavorativa.
I Millennials navigano di meno, ma restano super-connessi
Gli ultimi dati Ofcom mostrano che un 18-24enne resta online 6 ore e 1 minuto al giorno, mentre il gruppo 25-34 scende a 4 ore e 51 minuti. La differenza sembra piccola, ma rivela delle abitudini diverse.
I Millennials bilanciano di più fra il lavoro, la famiglia e gli hobby offline, mentre la Gen Z, ancora in formazione, usa la rete per lo studio e per la socialità. Entrambi però condividono una certezza: se qualcosa non è online, esiste a metà. Dagli appuntamenti medici ai video tutorial, la vita quotidiana passa da uno schermo all'altro con naturalezza.
Facciamo il punto della situazione
- La Gen Z domina le classifiche: 9 ore al giorno connessi.
- I Millennials restano secondi ma non distanti: tra 4 e 5 ore al giorno, usate più per il lavoro e per i servizi che per puro svago.
- La media globale sale a 6 ore e 38 minuti, spinta soprattutto dai più giovani.
- Lo smartphone è il re: oltre quattro quinti del tempo online dei 25-34enni passa dal palmo della mano.
Per il futuro? Le linee sembrano chiare: connessioni sempre più mobili, contenuti sempre più brevi e personalizzati e un ecosistema d'intrattenimento che integra i videogame, i social e una rapida puntata a un tavolo virtuale. Se ti stai chiedendo chi trascorrerà più tempo online domani, la risposta potrebbe essere: tutti noi, ma soprattutto chi oggi sta ancora facendo l'esame di maturità.
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