Alle 12 la seduta del consiglio monotematico, al palazzo di città di corso Resina ad Ercolano, è iniziata da qualche minuto. L’iniziativa, chiesta dai consiglieri di opposizione, segue le dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle quali parlava di continue minacce della camorra al primo cittadino Ciro Buonajuto. Un silenzio surreale ha avvolto l’esterno dell’aula consiliare. Della discussione fatta non ve ne sarà alcuna traccia, né un verbale né un documento redatto alla fine della seduta. Tutti dovranno tenere il segreto.

“Ritengo che sia sempre importante parlare di legalità e lotta alla criminalità in ogni sede e in qualunque modo”. Il primo a parlare con la stampa è Buonajuto stesso, alla 15 a seduta ormai finita. “Chiunque fosse stato sindaco di una città come Ercolano avrebbe dovuto confrontarsi con una realtà complicata nella quale non è inusuale ricevere messaggi particolari. In questo primo anno di amministrazione, sono stato molto severo nell’applicazione del rispetto della regolarità e trasparenza di atti e procedure che riguardano appalti pubblici ed atti di ordinaria amministrazione e non escludo che questa cosa possa aver intaccato sistemi e interessi consolidati”.

A seguire il presidente del consiglio comunale, Luigi Simeone, che ha detto: “Sono convinto che sia stata portata avanti una discussione proficua e mirata a prendere una posizione netta contro ogni forma di abuso e criminalità”. A rompere il silenzio uscito dalla blindatissima aula consiliare anche Gennaro Miranda, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Il nostro obiettivo deve essere mantenere alta la guardia nei confronti dei fenomeni di criminalità ed illegalità per evitare la rinascita in città di una camorra forte e strutturata come lo era un tempo. In quest’ottica, quindi, questa seduta del Consiglio va vista in chiave positiva come affermazione d’intenti condivisi da tutti in favore della legalità”.

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