Moglie di un boss dei Gionta con un vitalizio da vittima di camorra e una vedova di un uomo ucciso da un proiettile vagante senza giustizia dopo 13 anni. "Due pesi e due misure. Ci sono mogli e compagne di boss della camorra di Torre Annunziata che per 20 anni prendono vitalizi dallo stato". Carmela Sermino si sente due volte vittima di una ingiustizia. Mentre per lei non ci sono risposte dallo Stato, moglie e suocera di un boss dei Gionta hanno avuto un vitalizio come vittime di camorra per 15 anni. La vedova di Veropalumbo continua a non darsi pace per l'omicidio di suo marito, la notte di Capodanno il carrozziere fu colpito da un proiettile vagante. Giuseppe secondo sua moglie fu vittima di camorra. Ma l'inchiesta non ha mai portato ad accertare la verità. Nonostante una pistola, nonostante tre nomi di possibili responsabili, nonostante le dichiarazioni di un pentito. Nel frattempo un'inchiesta della Guardia di Finanza ha portato a scoprire che moglie e suocera di un camorrista hanno avuto dallo Stato quanto Carmela Serino, rimasta sola con una figlia da crescere, non è riuscita ad avere. Si sfoga la vedova: "Poi c'è chi da 13 anni lotta per riappropriarsi della propria dignità, presentando documentazioni di ogni tipo fino al quarto grado di parentela per vedere riconosciuti i propri diritti. Inutilmente. Oltre al danno anche la beffa".

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