"Quando mi ha chiamato mio cognato, alle 4 stanotte, credevo mi dicesse: è nata tua nipote, festeggiamo. Invece, mia sorella è morta con sua figlia". E´ distrutto, lacrime agli occhi, fumando l´ennesima sigaretta di una giornata da incubo, Vincenzo, 39 anni, fratello di Maria D´Ambrosio, la giovane donna di Torre Annunziata morta all´ospedale S. Anna di Boscotrecase per "complicazioni improvvise sorte in sala parto e non legate al travaglio". Questo il primo commento rilasciato dai responsabili medici della struttura sanitaria. "A me hanno parlato di un infarto - continua ancora Vincenzo - ma non ci credo. Mia sorella scoppiava di salute anche ieri, a mezzogiorno, quando ha rotto le acque".
In via Vittorio Veneto la villetta della famiglia (nella foto) è un continuo via vai di persone. Tutti, da queste parti, conoscevano Maria, le sue tre figlie e la sua splendida famiglia. Il cancello esterno grigio è aperto a metà. Fuori, Vincenzo era già pronto ad appendere il quarto fiocco rosa: "Vero - conclude - eravamo tutti pronti a festeggiare ma oggi me l´hanno uccisa. Non è possibile morire così nel 2014". La salma di Maria D´Ambrosio è ora a disposizione degli inquirenti all´obitorio di Castellammare di Stabia. Le esequie si svolgeranno solo martedì prossimo, dopo l´esito dell´autopsia che chiarirà il reale motivo della tragedia. Il decesso, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato causato da un´embolia amniotica sopravvenuta.

Salvatore Piro

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