Una città intera affranta dal dolore. La morte di Benito Capossela ha scosso un’intera comunità, non solo il mondo scolastico di Torre Annunziata.

Tanti gli amici, i colleghi, i professori che in queste ore si sono raccolti in silenzio, ricordandolo con una preghiera. Benito Capossela non è stato solo un dirigente scolastico, ma una persona impegnata a 360 gradi per l’ambiente e per i giovani.

“Ci siamo sentiti questa mattina – ha ricordato Luigi Chierchia, referente del Liceo Sportivo del Pitagora – Croce -. Un saluto breve fissando un appuntamento nel pomeriggio perché stavamo preparando uno stage. A quell’appuntamento purtroppo non è mai arrivato. Con lui ho sempre avuto un rapporto speciale, contraddistinto da schiettezza e sincerità. Se il liceo sportivo ha raggiunto una fama nazionale, è stato soprattutto grazie a lui, che con la sua tenacia ha saputo reperire risorse e mettere le persone in condizione di poter lavorare nelle migliori condizioni possibili”.

Sotto choc il preside del Liceo “De Chirico” Felicio Izzo: “Una notizia tremenda. Del suo impegno per i ragazzi ne ha fatto una ragione di vita. Ci mancherà il suo dinamismo e la sua voglia di dare sempre tutto per la scuola. Torre Annunziata e gli studenti del Pitagora Croce sono stati molto fortunati ad avere avuto una persona come lui”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche don Ciro Cozzolino, referente di Libera e impegnato in molte iniziative al suo fianco: “Un uomo di scuola che mancherà a tutti noi. Per questo ci sentiamo sempre più soli. Una persona attenta al suo territorio, grazie alle tante iniziative portate avanti per amore della città e per amore della legalità. Dal Sarno allo sport, passando per le tante iniziative condotte ricordando Giancarlo Siani. Mi auguro che il suo impegno venga portato avanti dai giovani, quelli sui quali ha sempre puntato e cercato di sensibilizzare. Ha sempre detto che la scuola ha un compito importante in questo territorio. Sono certo che ora lo sarà ancor di più”.

Malinconico il ricordo di Giovanni Taranto, presidente dell’Osservatorio per la Legalità e docente proprio al Liceo Pitagora – Croce: “Non era quella l’aula in cui pensava di dover trascorrere i suoi ultimi istanti. Fosse stato per lui avrebbe passato la vita intera in quelle della scuola, che lui amava infinitamente. LA sua parola d’ordine era “per i ragazzi”. Tutto. Sempre. Abbiamo organizzato mille cose insieme, tante altre ne avevamo in cantiere. Per onorarne la memoria, faremo in modo che il suo spirito di iniziativa e il suo grande amore per gli studenti continui a vivere fra le mura del suo liceo. Sono certo che lì si saprà presto trovare un luogo adatto per ricordarlo e dare un segno a tutti gli studenti che verranno”.

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