“Si è assistito a gesti di estrema violenza, aspettiamo l’esame autoptico”. Luciano Maja, primario della chirurgia d’urgenza e del pronto soccorso del nosocomio boschese, ha così espresso il suo giudizio su quanto avvenuto nel reparto dopo la morte di Anna Verso, 55 anni.

ATTESA PER AUTOPSIA. Il primario non si sbilancia dal punto di vista medico. “La paziente era stata trasferita dalla cardiologia a un altro reparto già sabato. Stavamo facendo delle indagini per una sospetta omeopatia, poi è avvenuto un evento inaspettato per una paziente giovane come lei. Siamo anche noi in attesa dell’autopsia per fare definitivamente chiarezza”.

LA PREOCCUPAZIONE. “Capisco la rabbia e il momento delicato, ma c’è stata una violenza sedata solo grazie all’arrivo delle forze dell’ordine – ha continuato il primario – Il personale dell’ospedale cerca di operare nel miglior modo possibile, nonostante la carenza di risorse e i tanti disagi, ma si vive nel terrore di essere aggrediti. Il lavoro, già di per se non semplice, in un clima di trincea diventa ancor più complicato. Dopo l’aggressione di ieri diversi dottori e infermieri coinvolti non stanno lavorando, perché sono stati refertati. E c’è chi stanotte addirittura non ha dormito. Tutto questo non è accettabile”.

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