Morte in corsia: distrutto il reparto di medicina d'urgenza a Boscotrecase
Follia all’ospedale vesuviano: medici aggrediti e attrezzature devastate. La vittima è una 52enne di Torre Annunziata. Quattro le persone denunciate
18-02-2019 | di Gianluca Buonocore
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Morte sospetta in corsia, distrutto il reparto di medicina d'urgenza dell’ospedale di Boscotrecase.
IL FATTO. Intorno alle 13.00 A.V., una 52enne originaria di Torre Annunziata è deceduta: inizialmente ricoverata per problemi di natura cardiovascolare, situazione sarebbe peggiorata improvvisamente tanto da causarne il decesso. I medici ipotizzano che possa essersi trattato di una leucemia fulminante.
LE REAZIONI. Alla notizia del decesso, si è scatenata la follia dei parenti della vittima, dapprima sulle attrezzature del reparto sito al secondo piano della struttura; poi con aggressioni verbali e fisiche al personale. Per sedare la rabbia dei parenti sono intervenuti circa una dozzina tra polizia e carabinieri. Solo dopo un paio d’ore la situazione è ritornata alla normalità.
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LE DENUNCE. Gli stessi familiari della vittima hanno deciso di sporgere denuncia lamentando una presunta inefficienza sulla qualità delle cure offerte alla vittima e far luce sulla vicenda. Gli stessi familiari sono stati denunciati. Si tratta di 4 persone, tra le quali anche i due figli della vittima e il marito che ha violato gli arresti domiciliari pur di raggiungere la moglie. I due giovani avrebbero aggredito con calci e schiaffi il personale medico presente al momento della tragedia. Dopo l’aggressione, con la complicità di un cugino, avrebbero danneggiato l’intero reparto. I familiari hanno sporto querela per lamentate cure carenti. La cartella clinica è stata sequestrata dai carabinieri e resta a disposizione dell'Autorità giudiziaria che nelle prossime ore si riserverà della decisione di effettuare o meno l'autopsia sul corpo della donna, sequestrato e trasferito all’obitorio di Castellammare di Stabia in attesa della decisione del giudice.
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Autore: Carmine - Inserito il: 20-02-2019 21:24:30
Preferirei vivere in Congo,ma non in questo paese di m....da