Sono diciotto gli indagati per la morte di Nicola Fusco, il 28enne di Agerola che è precipitato col suo bus dalla strada provinciale 75, a Ravello. Quindici sono dirigenti, funzionari e tecnici della Provincia di Salerno, alcuni non più in servizio o deceduti, impiegati nel settore viabilità.

Le ipotesi di reato sono concorso di cause, di cooperazione, di cooperazione di delitto colposo e di omicidio colposo. Indagati anche il padre di Nicola, Raffaele Fusco, titolare dell'azienda di trasporto turistico, con una delle figlie, e il direttore tecnico della società per presunta violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Gli altri componenti della famiglia risultano come persone offese.

Con le 17 persone fisiche è indagata anche la stessa 'Società Autoservizi Fusco Nicola & C.'. Il pubblico ministero Carlo Rinaldi, titolare delle indagini, ha conferito un incarico all'ingegnere Alessandro Lima di Avellino per la perizia tecnica sulla condizione dello stato dei luoghi (asfalto e muretti), così da ricostruire la dinamica dell'incidente.
Martedì prossimo sarà eseguita anche la rimozione del Mercedes-Benz 404 da 41 posti che giace da undici giorni sulla strada pubblica di via valle del Dragone. Naturalmente anche le condizioni meccaniche e tecniche del bus immatricolato nel 1999 saranno valutate attentamente. Intanto, stamani sarà eseguito l'esame autoptico sulla salma di Nicola Fusco presso l'obitorio dell'ospedale Ruggi di Salerno. Nel pomeriggio potrebbe essere restituita ai familiari per i funerali che si svolgeranno ad Agerola.

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