"Siamo al punto che di notte nel fine settimana nei luoghi della movida succede di tutto e sembra che lo Stato non esista. Mi hanno spiegato che i quindicenni vanno in giro con coltelli in tasca per fare guerre, scontri dopo essersi ubriacati con gli shottini".

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca su Facebook. "Bisogna avere - ha spiegato - i brividi addosso quando una ragazza o un ragazzo esce di sera nel week end, per quello che mi hanno raccontato i dirigenti degli ospedali su chi arriva al pronto soccorso. Un docente delle medie mi diceva della perquisizione ad alunni o alunne per vedere se hanno coltelli, alcune ragazze lo nascondono perfino nel reggiseno. Si sta diffondendo l'abitudine di alcuni rapper, che sembrano animali più che esseri umani, che fanno appello a chi balla perché si munisca del ferro, il coltellino. Per me se un rapper fa in discoteca l'invito a procurarsi il ferro deve essere mandato in cella".

"Non sapevo cosa fosse lo shottino - dice - e mi hanno detto che in qualche realtà l'alcol ha soppiantato la droga: a 14, 15, 16 anni è diffusa l'abitudine a consumare bicchierini con super alcolici, gli shottini, appunto. Ma che vi possano ammazzare a chi li vende a 1 euro l'uno. Ti fai tre shottini e i ragazzi perdono lucidità, fanno risse, vanno in coma etilico. Questi fenomeni stanno diventando una norma che perde un'intera generazione. Noi genitori che spesso siamo più fessi dei figli dobbiamo imparare a controllare i figli, a verificare che non abbiano il ferro addosso". Per settembre - ha concluso - "pensiamo a una campagna di dialogo nelle scuole, con docenti che riprendano l'azione di trasmissione di valori per contrastare una situazione drammatica". 


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