‘Munnezza’ e amnesia: prodotti tipici del Penniniello
Il ‘quartiere ghetto’ di Torre Annunziata che ogni giorno fa i conti con le difficoltà e l’indifferenza delle istituzioni
03-08-2015 | di Raffaele Perrotta

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Rifiuti. Rifiuti. E ancora rifiuti. O meglio, non solo rifiuti ma anche droga. Quella che per anni è circolata alla luce del sole ed a quella dei lampioni. Tanti sanno che lo spaccio, a Torre Annunziata, non è mai finito. Adesso è meno eclatante di qualche tempo fa, ma c’è ancora.
Come nel Penniniello. Macchine che entrano ed escono per comprare amnesia, quella droga molto in voga ed altrettanto chiacchierata per i danni che provoca a chi la fuma. Sempre il ‘quartiere ghetto’ al confine con Boscoreale e a ridosso del centro commerciale Oplonti.
Torre Annunziata, la battaglia dei Commissari contro gli abusivi: a novembre si parte con gli sgomberi
Nel mirino delle operazioni i box di via Tagliamonte e il Rione Penniniello. 40 persone saranno cacciate di casa
Camminare di mattina è come fare un tour ed uno slalom tra rifiuti di tutti i tipi. Una vecchia vasca di raccolta di acque reflue, ad esempio, è stata trasformata in mini discarica, riempita con qualsiasi cosa. L’elenco dei rifiuti che vi si possono trovare è lungo.
Ed il Comune? Ovviamente tampona quando se ne ricorda. Ma non di più. Ad inizio marzo i condomini degli isolati 2 e 4 segnalarono il problema all’Ente oplontino con una lettera protocollata. “Da quando le vasche di raccoglimento fognario sono andate in disuso, al loro posto ci ritroviamo delle discariche”. Da allora, quella vasca si è solo riempita di altra ‘munnezza’.
Come non notare, poi, quei blocchi in cemento posti all’imbocco di ogni vialetto, che portano nel cuore del parco. Sembrerebbe un’idea utile per non far passare macchine, così i bimbi possono giocare liberamente giù. In realtà l’unico fine è quello di non far sfrecciare le volanti nel caso di retata. Si, perché lo spaccio è ripreso in sordina.
