La nuova era del calciomercato. Niente più indiscrezioni, soffiate o voci di corridoio: c'è De Laurentiis a sconvolgere i piani, a parlare in prima persona su trattative più o meno intavolate dal 'suo' Napoli.

E’ il mercato 2.0. Il patron spiazza tutta, si prende la scena e da Dimaro parla a gran voce sui nomi sparati in prima pagina dagli addetti ai lavori. Uno su tutti, il più atteso, quello di Edinson Cavani: “Non l'ho preso e non lo prenderò. Abbiamo Milik che ha la capacità di fare gol e non ha potuto dimostrarlo per gli infortuni".

Capitolo chiuso? Presto per dirlo, la suggestione - soprattutto da parte dei tifosi - esiste e ancora resiste; intanto i riflettori si spostano sul terzino destro, il vice-Hysaj per intenderci, una candidatura che non è ristretta ai soli nomi di Lainer ed Arias: "Oltre a loro ci sono altri quattro terzini sul nostro taccuino. Ma a Lainer abbiamo chiuso la porta in faccia, Arias è bravo e ci piace. Può giocare a destra, mentre altri profili possono giocare sia a destra che a sinistra. Su Lainer c'è uno stop, perché non andiamo d'accordo con chi lo rappresenta, non si sono comportanti in maniera professionale e quindi hanno avuto una porta in faccia".

Chiosa finale dedicata nuovamente al pacchetto avanzato, a quel Mariano Diaz già seguito da Ancelotti ai tempi del Real, sul quale però il patron ne ignora, furbamente, il tenore calcistico: "Non so chi sia, nel senso che non ci interessa - bocciando infine anche l'idea Vidal, altro pupillo di Carletto -. E' un grande giocatore ma è un profilo che seguivo molti anni fa".

 

A cura di Francesco Auricchio


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