Napoli ai 'raggi X': una mini crisi da preallarme
Sotto accusa il lavoro di Sarri e una difesa che prende ancora troppi gol
14-09-2015 | di Redazione
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Il 2-2 di ieri pomeriggio a Empoli è l’ennesimo risultato striminzito maturato dal Napoli in queste prime 3 giornate di campionato: 2 punti in 3 partite. Forse, la piccola consolazione, se tale la si può definire, è che peggio degli azzurri ha fatto solo la Juventus.
Neppure il lavoro maniacale di Sarri sulla fase difensiva sembra dare i frutti sperati, almeno sin qui. Il passivo di 6 reti subite in 3 giornate (la media di 2 a partita) è un dato poco rassicurante che viene ulteriormente rafforzato anche dal terzultimo posto degli azzurri alla voce gol subiti (in condominio col Frosinone davanti solo alle modeste Empoli e Carpi). Sicuramente è ancora troppo presto per fare valutazioni piu’ nitide e precise, essendo appena giunti alla terza di campionato, ma non bisogna neppure trascurare questa partenza col freno a mano tirato che ha iniziato ad assumere le preoccupanti connotazioni del classico campanello d’allarme, se pur in forma moderata.
Anche ieri al Castellani si è vista una difesa troppo alta, lenta e soprattutto impacciata nei movimenti di chiusura sugli avversari. L’imperioso e preciso Albiol visto ai tempi del Real Madrid e al primo anno di Benitez a Napoli è ormai un lontano ricordo. Il calciatore continua ad inanellare prestazioni negative giocando male e con disattenzione nella fase di copertura. Hysaj sta trovando enormi difficoltà nel ruolo di terzino sinistro, visto che ha sempre giocato a destra nell’Empoli e questo Sarri lo sa molto bene perché lo ha avuto alle sue dipendenze durante la scorsa stagione.
Per ciò che concerne la costruzione del gioco, il centrocampo azzurro soffre della condizione fisica non proprio ottimale di Valdifiori, mentre i problemi in attacco sono rappresentati dalla sindrome della forte dipendenza da Higuain, apparso a Empoli stanco e poco lucido sotto porta, e dallo schieramento fuori ruolo degli esterni offensivi Mertens e Callejon. L’unica nota positiva, però, è data dalla scoperta di Insigne nell’inedita posizione in campo di trequartista. Il folletto di Frattamaggiore si è subito adattato bene e sta conseguendo prestazioni eccellenti condite anche da gol spettacolari.
Vincenzo Fiorenza
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