Dall’ospitalità di qualche giorno a una vera e propria prigione: è così che si è trasformata l’abitazione di un’amica, per una 50enne di Marano, che si era fermata dalla donna a partire dal primo agosto.

Questa mattina i carabinieri  della Stazione e del Nucleo Operativo della Compagnia Stella insieme a colleghi del Reggimento Campania e con il supporto di Vigili del Fuoco di Napoli e del Nucleo Radiomobile di Napoli hanno dovuto ‘liberare’ la malcapitata 50enne, tenuta reclusa in casa – con tanto di minacce se solo si fosse avvicinata alla porta – da circa una settimana. A notare qualcosa che non andava sono stati già i vicini: avevano avvertito urla e rumori sospetti, come un litigio andato oltre.

Poi, a quanto pare, nell’ira totale la proprietaria di casa, una 58enne di via San Mandato, ha deciso di ‘punire’ la sua ospite negandole l’uscita. Ma non solo, a detta dei carabinieri, per evitare che la vittima potesse dileguarsi, la ‘carceriera’ avrebbe anche tenuto inserita la chiave nella toppa, così che all’esterno risultasse impossibile aprirla. Se poi la sua amica non rispettava quella volontà, allora veniva picchiata.

Un incubo durato fino a quando con una segnalazione gli investigatori hanno appreso di quanto stava avvenendo e con un delicato intervento sono riusciti a liberarla, grazie anche alle chiavi messe a disposizione dai familiari della proprietaria di casa, quest’ultima denunciata per sequestro di persona e minacce. 


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