Il rientro di Ghoulam, le scorribande di Ounas, gli esordi di Meret e Younes. Il Napoli apprezzato contro il Frosinone ha offerto diversi spunti oltre al bel gioco e ai tre punti, utili alla truppa di Ancelotti per restare in scia della Juve ma, soprattutto, per firmare l'allungo sull'Inter, ora distante sei punti.

Anfield può ancora attendere. La battaglia già annunciata di Liverpool non ha preso il sopravvento nella testa degli azzurri, scesi in campo con l'idea di accantonare lo spettro Chievo, archiviando quanto prima la pratica Frosinone. Il piano procede senza intoppi già a partire dal 7', quando Zielinski, sugli sviluppi di un corner, indovina un sinistro mortifero che non lascia scampo a Sportiello. L'1-0 non muta l'atteggiamento dei ciociari, tarantolati nella propria metà campo. Il Napoli porta pazienza, amministra con ordine affidandosi al palleggio e pungendo al momento opportuno. Al 40' arriva il raddoppio: Ounas fa tutto da solo e col mancino disegna una parabola imprendibile per Sportiello, 2-0 e partita praticamente in ghiaccio.

Ripresa d'accademia. Nel secondo tempo lo spartito non cambia. Longo prova a ridisegnare la prima linea ma il difetto è nella testa di una squadra impaurita da un Napoli più che efficace. Ghoulam lievita col passare dei minuti e c'è il suo zampino nella doppietta lampo di Milik che chiude la partita. Al 68' suo il calcio d'angolo per lo stacco del polacco che scrive il 3-0. All'84' l'algerino riceve da un dirompente Younes, sinistro a giro per l'inserimento puntuale di MIlik sul secondo palo che sfugge ai radar del fuorigioco, insaccando il cuoio del meritato poker. Sette bellezze per il polacco, gli stessi realizzati da Mertens ed Insigne, finalmente bomber ritrovato ed arma in più nella difficile spedizione di Anfield, tema - adesso - tremendamente d'attualità.

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