De Laurentiis è deluso e amareggiato. L'ennesima figuraccia rimediata contro la Fiorentina, dopo la lezione impartita al Napoli dalla Lazio di Maurizio Sarri e dopo la sconfitta con il Real Madrid in Champions e i pareggi con Genoa a Bologna in campionato, hanno fatto lungamente riflettere il presidente della società, combattuto sull'opportunità di mantenere ancora viva la panchina di Rudi Garcia o dare un taglio netto alla situazione e procedere con l'esonero del tecnico francese.

Oggi si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato, assieme all'allenatore che poi è partito per Nizza per trascorrere un paio di giorni di riposo, i vertici della società. Il contenuto dell'incontro rimane riservato ma è chiaro che a Garcia è stata chiesta una spiegazione dettagliata sul momento negativo della squadra. De Laurentiis, secondo altre indiscrezioni, avrebbe addirittura già cominciato il casting tra gli allenatori al momento potenzialmente disponibili.

A Garcia per ora sarebbe stata confermata la fiducia, ma a tempo. La società vuole attendere le prossime partite, in campionato e in Champions, per decidere se dar vita a una svolta radicale o se continuare il rapporto con il tecnico scelto da De Laurentiis a giugno. Certo le cose che non vanno nel Napoli sono tante. A parte i risultati, sembra che Garcia non sia riuscito a creare un rapporto di fiducia reciproco con i calciatori. I casi delle 'ribellioni' di Kvaratskhelia, di Osimhen e, per ultimo, di Politano, che durante la partita di ieri al 'Maradona' con la Fiorentina ha anch'egli platealmente contestato la sostituzione, dimostrano che il clima idilliaco che si respirava lo scorso anno è solo un pallido ricordo.

Ma non è solo un problema di rapporti tra allenatore e calciatori il tema all'ordine del giorno. Quel che induce a qualche perplessità sono anche le scelte di Garcia e in particolar modo la lettura delle partite dalla panchina, che non convince appieno. Anche le sostituzioni effettuate nel match con la Fiorentina sono sembrate un po' azzardate. L'allenatore, dopo appena mezz'ora di gioco, “approfittando” dell'infortunio di Anguissa, ha modificato all'improvviso l'assetto tattico della squadra, inserendo Raspadori al posto del camerunense per poi tornare sui suoi passi nel finale di gara, facendo ricorso a Cajuste e avanzando l'ex del Sassuolo sulla fascia destra, zona del campo a lui non proprio congeniale. Insomma che il Napoli non sia più la macchina perfetta ammirata lo scorso anno ci può stare, ma De Laurentiis si sarebbe aspettato che la rosa, che il presidente considera di livello pari a quella della passata stagione, fosse stata sfruttata appieno e nella maniera più giusta. Allora per il momento si continua con Garcia al timone, ma non è da escludere che lungo il cammino che porta alla prossima sosta del campionato nella seconda metà di novembre, in caso di nuovi, clamorosi rovesci, la decisione di voltare pagina possa essere affrettata.

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