Napoli. ”La stampa addosso” il magistrato D’alterio racconta Giancarlo Siani
Cafiero de Raho “Giancarlo ha insegnato a tutti come si fa giornalismo”
18-09-2020 | di Redazione
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Presentato questa mattina nell’aula magna dell’università Federico II il volume “ La stampa addosso” uno scritto del procuratore Armando D’alterio che negli anni si è occupato del processo ai danni di autori e mandanti dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani.
“Perdere un fratello è terribile, perderlo così anche peggio. Ci penso sempre". Così Paolo Siani, parlamentare del Pd, parla del fratello Giancarlo, cronista de Il Mattino, ucciso dalla camorra 35 anni fa.
"Mio fratello - ha affermato durante la presentazione del volume che racconta la vicenda - guardava il male negli occhi, era nei vicoli Torre Annunziata, ma anche nei palazzi del potere e lui lo scriveva". "Ho letto questo libro che per me è necessario e che serve a tutti noi - ha aggiunto - Armando fa una operazione di racconto degli Anni '80". "Erano anni difficili - ha concluso - in cui Giancarlo, giovane ragazzo, aveva appena iniziato a fare quel mestiere, nonostante avesse scritto 1000 articoli"
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"Giancarlo è un giornalista che ha portato avanti una scuola, senza saperlo ha insegnato a tutti come si fa il giornalismo". Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, procuratore nazione Antimafia e Antiterrorismo, a Napoli in occasione della presentazione del libro "La stampa addosso", di Armando D'Alterio, il magistrato che ha seguito il caso Siani. "Si muoveva in una realtà quella di Torre Annunziata e i territori limitrofi - ha affermato - che era totalmente sottomessa alla violenza dei Gionta , Bardellino, Alfiero e Nuvoletta ed e proprio in quest'ambiente che matura il suo omicidio".
"Armando - ha aggiunto - è il magistrato con cui condividevo una stanzetta con due scrivanie, a Castel Capuano, una stanzetta così piccola che sapevamo sempre cosa si faceva, siamo molto amici, legati da stima e condivisione degli stessi valori". "Armando ha sviluppato attività investigative straordinarie sulla camorra - ha concluso - mentre era quotidianamente minacciato e intimidito dalla camorra che gli ha fatto di tutto, ma non è mai riuscita a spostarlo di un millimetro"
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