Napoli-Lazio 2-1. Callejon-Milik, azzurri promossi con riserva
Callejon e Milik decidono il posticipo del San Paolo: gli azzurri accorciano momentamente dalla Juve
20-01-2019 | di Francesco Auricchio
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Comincia col piede giusto il girone di ritorno del Napoli. Gli azzurri portano a casa il secondo successo di fila, superando una big del torneo come la Lazio grazie soprattutto ad un primo tempo da manuale e da un Ruiz sempre più leader a metà campo.
Uno-due micidiale. Le assenze della vigilia non sconvolgono piani e certezze di una squadra - nuovamente e finalmente - tonica e vivace. La Lazio arriva al San Paolo col piglio della grande: crea densità a metà campo, alza il pressing per stroncare sul nascere la manovra azzurra. Mossa che inizialmente paga: il primo squillo è di Milinkovic, zuccata dal cuore dell'area disinnescata dall'ottimo Meret. Poi è solo Napoli, con lo spauracchio Milik: due legni in dieci minuti per il polacco che manda in tilt i laziali. Segnali preoccupanti per Inzaghi che perde Felipe e si gioca il primo cambio inserendo Bastos. Scollinata la prima mezz'ora, gli azzurri mettono la freccia. Rui ruba un pallone sanguinoso, Mertens allarga il compasso sull'inserimento di Callejon che di destro interrompe un lungo digiuno proprio contro la sua vittima preferita. L'1-0 stordisce i capitolini che, al minuto 37, finiscono per subire anche il secondo gol. Callejon, d'astuzia, guadagna una punizione a pochi passi dall'area di rigore. E' quella la mattonella preferita di Milik che - Cagliari docet -, in top spin brucia Strakosha per il 2-0 che chiude la prima frazione.
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Immobile illude. Inzaghi ridisegna i suoi nella ripresa: dentro Correa per Lukaku, biancocelesti decisamente a trazione anteriore. El Tucu è la variabile che sposta gli equilibri in favore degli ospiti, il Napoli concede campo, piegandosi alla logica del contropiede. Piovono così occasioni da una parte e dall'altra. Ruiz timbra il terzo palo della serata, dall'altra parte replica affidata al destro rabbioso di Immobile, altra respinta del bambino prodigio Meret. Il ping-pong di emozioni stavolta finisce per premiare la Lazio che poco dopo l'ora di gioco la riapre. Correa ricama, stoccata in buca d'angolo di Immobile che vale il 2-1. Rimonta ora possibile ma a guastare i piani dei laziali è lo scellerato intervento di Acerbi che stende Callejon e si becca il secondo giallo che regala la superiorità numerica agli azzurri. Ancelotti vuole chiuderla e ridà ossigeno all'attacco inserendo Verdi ed Ounas per Diawara e Mertens. Ottimo l'impatto dell'algerino che a cinque dalla fine costringe Strakosha agli straordinari. Finale palpitante ma senza grossi scossoni: dopo oltre cinque minuti di recupero gli azzurri possono alzare le braccia al cielo per una vittoria sofferta ma tutto sommato meritata.
Foto: corrieredellosport.it
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