Napoli. Maxi sequestro di bevande alcooliche sofisticate
Utilizzato illegalmente l'alcool denaturato destinato all’uso industriale e alla sanificazione
22-07-2021 | di Claudio Di Giorgio
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Sofisticazione senza scrupoli. Liquori e vini micidiali fatti con prodotti vietati e pericolosi che rischiano di arrecare gravissimi danni alla salute umana. Continua la spregiudicata attività di sofisticazione di alimenti e bevande da parte di gruppi criminali. Scattata una vasta operazione delle forze di sicurezza alimentari .
Gli ispettori dell’ Ispettorato Centrale Repressione Frodi ( ICQRF ) di Napoli e militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, hanno eseguito diversi decreti di perquisizione emessi dalla procura di Napoli Nord nell’ambito di una indagine sull’introduzione nel territorio nazionale di ingenti quantitativi di disinfettante e alcool denaturato di origine estera che venivano utilizzati per la produzione di bevande alcooliche.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati in Campania nella Provincia di Napoli e Salerno e in Puglia sequestri di prodotti e le analisi tecniche svolte dai laboratori specializzati dell’ ICQRF hanno rilevato l’utilizzo illegale di alcool denaturato destinato all’uso industriale e alla sanificazione. L’attività illegale ha permesso anche di evadere il pagamento delle accise in quanto il prodotto disinfettante che non è soggetto al pagamento dell’imposta all’atto della introduzione in Italia e veniva successivamente utilizzato per la produzione di bevande alcooliche. Debellato il gruppo criminale che è risultato essere operativo anche nel settore della contraffazione di Sigilli di Stato e di generi alimentari di prima necessità. La Polizia giudiziaria ha sottoposto a sequestro circa 2800 litri di alcool, un ingente quantitativo champagne e vini e oltre 9000 bottiglie di olio extra vergine di oliva.
L’estensione delle perquisizioni a tipografie e depositi commerciali ha consentito di sottoporre a sequestro 300 mila contrassegni di Stato contraffatti, oltre a numerosi clichè per la stampa di false etichette che sarebbero state apposte ai prodotti di provenienza illecita. Infine si è proceduto al sequestro di ingenti somme di danaro e di numerosi assegni.
Una risposta concreta al rapporto pubblicato poche settimane fa dall’UE che inserisce l’Italia tra i produttori degli alimenti più sofisticati in Europa.
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