È di sei arresti e quattro feriti, tra cui tre agenti di polizia, il bilancio della violenta rissa scoppiata nella tarda serata di ieri in piazza Arenella. Erano circa le 23 quando due gruppi di giovani, che secondo le prime ricostruzioni si conoscevano ma non erano in buoni rapporti, sono venuti alle mani dopo una spallata giudicata provocatoria.

Nel giro di pochi minuti la lite si è trasformata in un vero e proprio corpo a corpo, con urla, calci e pugni davanti agli occhi atterriti dei passanti. Il panico si è diffuso rapidamente nella zona, tanto che al centralino del 113 sono arrivate decine di chiamate in pochi minuti: “Correte, si stanno ammazzando”, il tenore delle segnalazioni.

La situazione è apparsa subito critica: gli agenti intervenuti per primi sono stati costretti a sparare in aria per disperdere i presenti e tentare di riportare l’ordine. Solo con l’arrivo dei rinforzi è stato possibile bloccare definitivamente i partecipanti alla rissa.

Sul posto sono stati identificati una ventina di giovani, molti dei quali con ferite e contusioni. Per sei di loro sono scattate le manette in flagranza con l’accusa di rissa aggravata. Durante le perquisizioni non sono state trovate armi, ma alcuni testimoni parlano della presenza di un coltello, che tuttavia non è stato rinvenuto.

Le indagini proseguono: gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Tutti i partecipanti avevano il volto scoperto, il che dovrebbe facilitare l’identificazione dei coinvolti non ancora fermati.

Dai primi accertamenti, uno dei gruppi sarebbe composto prevalentemente da giovani del Vomero, mentre l’altro da ragazzi del centro storico di Napoli. Ancora da chiarire i motivi precisi del confronto sfociato in violenza, ma si indaga su vecchie ruggini tra i due gruppi.

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