Napoli-Samp, De Laurentiis: "I cori dei tifosi non risolvono i problemi"
"Abbiamo avuto tre-quattro minuti di panico e abbiamo consentito agli avversari di pareggiare" spiega Sarri
31-08-2015 | di Redazione

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"C'è un allenatore nuovo e non si può avere tutto e subito, i tifosi devono rendersene conto, se sono tifosi del Napoli e della napoletanità, che devono essere calmi e pazienti. Non si possono risolvere i problemi di una squadra facendo il coro "De Laurentiis...". Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in tarda serata, commentando il pareggio con la Sampdoria e le contestazioni dello stadio a fine gara. De Laurentiis, parlando a Radio KissKiss, ha detto: "In testa ci sono due squadre minori ma noi dobbiamo restare coi piedi per terra, prima di 5-6 partite non si possono vedere gli effetti del cambiamento, altrimenti ci assumiamo le responsabilità". Sul mercato, De Laurentiis ha spiegato che: "Ho provato a prendere Romagnoli e Rugani. Soriano? E' innamorato di Sinisa, abbiamo parlato coi suoi procuratori, se sono rose fioriranno altrimenti ce ne faremo una ragione. Sono settimane che faccio l'amore a telefono con Ferrero per Soriano. Ho detto al calciatore: "E' strano, sei campano, sei nato in provincia di Avellino, di che cosa hai paura Soriano? Dei parenti di Avellino? Gli faremo delle poltrone con i nomi incisi in oro sulle poltrone dello stadio".
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"Abbiamo giocato 55' a un ottimo livello, facendo passi in avanti enormi rispetto alla gara scorsa, poi abbiamo accusato il contraccolpo sul rigore e siamo andati in difficoltà mentale". Così Maurizio Sarri spiega il pareggio del suo Napoli contro la Sampdoria. "Abbiamo avuto tre-quattro minuti di panico e abbiamo consentito agli avversari di pareggiare. Abbiamo accusato a un certo punto un calo fisico, anche per il clima, sembrava di giocare a Panama, ma la supremazia nella gara mi sembra netta. Nel finale abbiamo cercato ancora di recuperare e vincere". Sarri definisce il rigore concesso da Gervasoni per il fallo di Albiol su Fernando "generoso", e spiega: "Nel finale dovevo mettere Mertens o Gabbiadini ma Hjsaj mi ha chiesto il cambio". Walter Zenga a fine gara è molto soddisfatto della reazione della sua Sampdoria: "Andare sotto due a zero in uno stadio così, contro una squadra forte e rimontare vuol dire che questa squadra c'è e che quest'anno ci possiamo divertire", dice il tecnico blucerchiato che sottolinea anche: "Se nel finale Reina non fa quella parata su Muriel può finire anche in un altro modo". Zenga parla della metamorfosi della sua squadra dopo la mazzata europea col Voijvodina: "Se una squadra ha un problema - spiega - lavora a trovare delle soluzioni. I giocatori hanno seguito alla lettera quello che dovevamo fare, domenica scorsa si sono visti i risultati. Stasera nel primo tempo avevamo preparato la partita in maniera diversa ma non siam stati abbastanza bravi nel pressing a centrocampo e nelle ripartenze, poi abbiamo sistemato le cose". Sul mercato, Zenga scherza: "Eder parte sicuramente, ma per andare in nazionale. Il mercato? Io credo di essere l'unico allenatore in Italia contentissimo di restare così".
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