Operazione scattata all'alba in Campania: i Carabinieri di Napoli e Caserta, su rischiesta della Dda partenopea, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 56 persone, accusate a vario titolo di di associazione per delinquere, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, falsificazione di valori di bollo e contraffazione di sigilli pubblici. La banda aveva contatti in tutta Europa e sembra fosse legata al 'Napoli Group', ritenuto dagli investigatori responsabile del 90% degli euro in circolazione nel mondo. Ad affermarlo in conferenza stampa, oggi, il Procuratore di Napoli Giovanni Colangelo.

Tra gli arrestati anche Giuseppe Manzo: a Caivano pare che l'uomo facesse distribuire i falsi da Domenica Guardato, la donna nota per essere la mamma della piccola Fortuna, morta il 24 giugno scorso dopo essere caduta nel vuoto. Per la donna è scattato il solo divieto di dimora. Sono invece 29 i provvedimenti di custodia in carcere. Ad altri 10 indagati il Gip ha concesso gli arresti domiciliari, mentre per altri 5 c'è l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Le banconote false, secondo le indagini partite nel 2012, venivano smerciate nelle province di Torino, Bologna, Foggia, Genova, Milano, Cassino, in Sicilia, in Calabria ed anche all'estero. A Napoli, scoperta una stamperia clandestina. Ad Arzano, infine, venivano confezionate anche marche da bollo e 'Gratta e vinci' falsi. 

 

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