Napoli. Da domani, 2 settembre è possibile inviare le domande per il Sia, sostegno all’inclusione attiva. Le domande vengono inviate ai Comuni e da questi trasmesse all'Inps. Si tratta di una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio che varia da 80 euro a 400 euro mensili. Il sussidio è subordinato all' adesione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. I requisiti per accedere al progetto sono: essere cittadini Italiani o comunitari o stranieri con permesso di soggiorno, la presenza di almeno un componente di minore età o di un figlio disabile nel nucelo familiari, o di una donna in stato di gravidanza accertata, Isee inferiore o uguale a 3.000 euro.

Inoltre è necessario che nessun componente del nucleo familiare sia già beneficiario della Naspo, dell' Asdi o di altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati o della carta acquisti  sperimentale; che nessun componente del nucleo familiare abbia acquistato un ' automobile nuova (immatricolata negli ultimi 12 mesi ) o possieda un'automobile di cilindrata superiore a 1.300 o motoveicolo di cilindrata superiore a 250, immatricolati negli ultimi 36 mesi, che nessun componente del nucleo riceva già un trattamento superiore a 600 euro mensili. Alla Campania sono stati assegnati 112 milioni, il 15% del budget totale di 750 milioni di € previsti per il 2016. La Campania è per incidenza della povertà assoluta e per numero di abitanti, la regione cui spetta la maggioranza relativa dei fondi, che potranno comunque essere integrati dalla Regione.

Le Acli hanno promosso, assieme alla Caritas ed ad un ampio cartello di organizzazioni laiche e cattoliche, l'alleanza contro la povertà, che è impegnata nella promozione della introduzione, nell'ordinamento italiano del reddito di inclusione sociale. "Il Sia - si legge in un documento delle Acli partenopee - è un deciso passo in avanti verso una misura di sostegno alla povertà assoluta di cui in questo momento storico il paese ha un assoluto bisogno. L'introduzione del Sostegno all'inclusione attiva  si presenta in un momento critico. Oggi, come segnalato dall'Istat, la povertà è diventata trasversale alle aree geografiche, alle generazioni, alle tipologie familiari, alle nazionalità e finanche alla condizione occupazionale".

Secondo il presidente delle Acli Napoli Gianvincenzo Nicodemo "il provvedimento contro la povertà varato dal Governo Renzi nella scorsa legge di Stabilità, accompagnato dal disegno di legge delega approvato lo scorso 16 luglio dalla Camera, ora in discussione al Senato sono una prima risposta al ritardo che l'Italia ha accumulato in questo ambito, ma sono ancora insufficienti". Nonostante, infatti, gli ultimi dati Istat stimino che le persone in condizione di povertà assoluta siano 4,6 milioni (il numero più alto dal 2005 ad oggi), l’Italia è insieme alla Grecia l’unico stato europeo privo di una misura strutturale di lotta alla povertà.

Le Acli metropolitane di Napoli hanno messo a disposizione le sedi dei servizi di Caf e Patronato al fine di agevolare l'accesso alla Sostegno di Inclusione Attiva nei comuni dell'area metropolitana di Napoli. Il prossimo 13 settembre inoltre le Acli partenopee terranno presso la sede provinciale di Via del Fiumicello nei pressi di Piazza Garibaldi un seminario per operatori sociali e potenziali utenti al fine di illustrare la misura e le modalità per accedervi: "da settanta anni - conclude Nicodemo - siamo al servizio di cittadini e lavoratori, per rendere esigibili i servizi sociali, previdenziali e fiscali".

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