Notte di sogni e di rimpianti. Il Napoli fa il suo dovere, rifila un rotondo tris alla Stella Rossa ma stavolta la sorte non assiste gli azzurri che apprendono negli ultimi concitati minuti del successo di misura del Psg, a cui basta un rapido uno-due in avvio per guastare una festa annunciata al San Paolo.

Partenza sprint. Niente inganni contro l'altro...Chievo. Storia e tradizione dei serbi sono ben altra cosa rispetto ai clivensi ma in campo l'impronta tattica è praticamente la stessa. La differenza è tutta nell'atteggiamento, quello di un Napoli finalmente cattivo, finalmente efficace. Dieci minuti bastano per rompere il ghiaccio: Hamsik interrompe un lungo digiuno, accarezzando col sinistro il cuoio dell'1-0, il primo gol - in stagione - su palla inattiva. I serbi, tarantolati nella propria metà campo, vivono di fiammate ma il Napoli è bravo a rifugiarsi nel possesso senza troppe sbavature. Alla seconda vera accelerazione ecco servito il raddoppio: Mertens si catapulta sul tracciante di Ruiz, un tocco morbido quello del belga che sorprende Borjan sul proprio palo di competenza. 2-0 e partita in ghiaccio.

Ancora Dries. Ripresa di controllo e speranza. Ancelotti non ammette cali e gli azzurri rispondono a dovere, andando a caccia del gol della sicurezza. Attesa piuttosto breve perchè il 3-0 matura al minuto 56: verticale sontuosa di Hamsik, controllo in corsa da applausi per Mertens che col destro spara nel sette, chiudendo virtualmente i giochi. La gara, al San Paolo, sostanzialmente finisce lì. C'è però ancora il tempo per il lampo - meritevole - di fede ospite: merito di Marin, talento tedesco purissimo eppure precocemente strappato alla gloria per i continui problemi fisici, che indovina un corridoio apparentemente invisibile per il destro a giro di Ben che sorprende Ospina. Il 3-1 non suona come un campanello d'allarme perchè il Napoli non dà mai segnali di smarrimento: Allan, nonostante l'inferiorità numerica, è il padrone della terra di mezzo ed il match scorre via, non senza diversi spunti, con un orecchio rivolto al Parco dei Principi. 

Bernat e Neymar - sì, ancora loro - scombinano piani e speranze azzurre. I 9 punti raccolti, il primato nel girone dell'inferno e l'imbattibilità ancora non bastano per fare spazio agli azzurri agli ottavi. D'altronde, aveva ragione Ancelotti alla vigilia: "Con la Stella Rossa non si decide nulla, siamo partiti da sorpresa ma giunti a questo punto saremmo proprio dei co...ni a non qualificarci". E allora coraggio, mancano due settimane per colorare d'azzurro Anfield.

Foto: corrieredellosport.it

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