“Chiederemo al Prefetto se le prescrizioni date a Starita sono state rispettate entro il 7 luglio”. Massimo Napolitano, leader locale di Sel, riaccende la polemica mai sopita sulle famose prescrizioni prefettizie che hanno evitato lo scioglimento del consiglio comunale di Torre Annunziata. Anomalie, carte secretate e poca trasparenza sul sito del comune rendono la situazione ancora poco chiara.

“La risposta del sottosegretario Giampiero Bocci all’interrogazione di Scotto non è esaustiva su molti punti. Di alloggi popolari, misure di sgombero e beni confiscati non c’è alcun accenno sul sito istituzionale dell’ente. Ad oggi – spiega Napolitano – si sa solo che ci sono case occupate abusivamente e morosi che non pagano da anni ma nessun altro accenno. Nella nostra città, inoltre, esistono 12 beni confiscati di cui dovrebbe esserci un elenco pubblico con il relativo bando per poter fare richiesta di utilizzo. Purtroppo, però, non c’è nessun riferimento sul portale comunale”.

Il gruppo parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato due interrogazioni in cui venivano richiesti al Ministero degli interni i risultati dell’indagine della commissione d’accesso. “In questi giorni, il sottosegretario Bocci, per conto del ministro Alfano, ha risposto con un nota, reperibile anche sul sito della Camera dei deputati, che riteniamo non convincente e dalla quale si evincono una serie di contraddizioni e inesattezze. A ciò si aggiungono le ultime indagini che hanno portato alla scoperta di tangenti pagate relative alle nomine dello OIV e della poca imparzialità di questo organo ispettivo”.

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