La Figc ha scelto: sarà Roberto Mancini il nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio.

La sua nomina era data per certa da alcune settimane, dopo che tutti gli altri candidati principali — Ancelotti, Conte e Allegri — si erano chiamati fuori preferendo continuare a svolgere incarichi presso squadre di club. Mancini si radunerà con la squadra la prossima settimana presso il Centro tecnico federale di Coverciano, a Firenze, dove inizierà a preparare le prossime partite amichevoli in programma il 28 maggio a San Gallo, in Svizzera, contro l’Arabia Saudita, il 1 giugno a Nizza contro la Francia e il 4 giugno contro l’Olanda a Torino in quella che potrebbe essere l’ultima partita con la Nazionale di Gianluigi Buffon.

Nel corso della sua carriera di allenatore, Mancini ha vinto il suo ultimo trofeo — la Coppa di Turchia — nel 2014 con il Galatasaray, squadra che ha allenato nella stagione 2013/2014. In carriera ha vinto tre volte la Serie A con l’Inter e una Premier League con il Manchester City, nel 2013. Nei suoi primi anni da allenatore vinse anche due Coppe Italia, con Fiorentina e Lazio, ripetendosi poi con l’Inter nel 2005 e nel 2006. Nell’ultimo anno ha allenato lo Zenit San Pietroburgo, con cui è arrivato quinto nel campionato russo.

Nella giornata di oggi la sua presentazione: Mancini gestirà infatti un nuovo gruppo di giocatori e imposterà la direzione tecnica della squadra. A rendere complicato il suo lavoro ci sarà anche il ricambio generazionale. Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli e Daniele De Rossi sono in procinto di lasciare la Nazionale per questioni d’età. Ci sono molti calciatori promettenti fra le nuove generazioni, ma la maggior parte di loro non si può considerare ancora all’altezza. I giocatori vicino al picco della maturità calcistica e già da tempo nel giro della Nazionale, come Marco Verratti, Alessandro Florenzi, Jorginho e Andrea Belotti, devono ancora fare il salto di qualità definitivo. Una lacuna comune a tutta la squadra è infine la poca esperienza nelle coppe europee. Dalla prossima stagione l’Italia ritornerà però ad avere quattro squadre nella fase a gironi e questo potrebbe essere di aiuto nella sua corsa verso i primi europei itineranti: l’edizione del 2020, infatti, toccherà le città di Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo, Londra e Bruxelles.

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