Un frammento di un affresco degli Scavi di Pompei al Getty Museum di Los Angeles. E’ la denuncia di un esperto, Christos Tsirogiannis. Secondo lo studioso, uno dei maggiori esperti di manufatti antichi trafugati e professore associato presso l’Istituto di Studi Avanzati dell’Università di Aarhus in Danimarca ed ex archeologo dell’Università di Cambridge, l’affresco arriva da Pompei e ha dato il via a una serie di indagini per stabilirne con certezza le origini.

Il frammento in questione è un affresco raffigurante una giovane donna che guarda fuori da un balcone mentre beve da una coppa. Tsirogiannis (secondo quanto riportato anche dal “The Guardian”, uno dei più autorevoli quotidiani britannici, nato a Manchester nel 1821) è riuscito ad identificarlo grazie ad una fotografia proveniente dall’archivio di Robert Hecht, un noto collezionista e trafficante d’arte morto nel 2012.

Hecht è stato accusato di aver sistematicamente acquisito e venduto artefatti trafugati, tra cui un vaso greco risalente a più di 2500 anni fa, venduto nel 1972 al Metropolitan Museum of Art di New York per una cifra record di $1 milione e restituito nel 2008 all’Italia.

Non è la prima volta che il Getty Museum è stato coinvolto in indagini di questo tipo. Nel 2005 la ex curatrice di antichità Marion True (assieme a Robert Hecht) è stata accusata dall’Italia di far parte di un’organizzazione di trafficanti di arte trafugata.

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