Un panino e uno sfizio nella via della movida a Torre Annunziata. Avvistato in città Nino D’Angelo: l’artista partenopeo è stato immortalato nei giorni scorsi dal “Cuzzetiello” di via Gino Alfani. Dopo aver mangiato le prelibatezze, il cantante si è anche concesso a una foto con il proprietario Domenico Caraviello, complimentandosi per il suo lavoro.

Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato l'ex "caschetto biondo" a Torre Annunziata. Forse un nuovo progetto artistico o, più semplicemente, una visita di passaggio: di certo, non è la sua prima volta nella città oplontina. Partecipò infatti ai funerali di Giuseppe Veropalumbo, vittima di camorra, ucciso il 31 dicembre 2008. In quell’occasione l’artista accolse l’appello della moglie, Carmela Sermino, che lo aveva invitato a partecipare alle esequie in quanto era un suo fan. Un paio di anni fa, sempre la Sermino, ottenne un lavoro, presso il Teatro Trianon, che ha in Nino D’Angelo il proprio direttore artistico.

Nino D’Angelo non è l’unico artista a restare affascinato da Torre Annunziata. Nel 2016 fu Povia a citare Oplonti nella canzone “Sud”. Nell’excursus storico di Povia, vennero esaltati da parole ed immagini che riprendevano quadri e stampe d’epoca, il cantiere navale di Castellammare di Stabia, i pastifici di Torre Annunziata e Gragnano, la linea ferroviaria Napoli – Portici, le reali officine di Pietrarsa. Nel 2017 furono i registi Antonio e Marco Manetti, che scelsero La Rampa del Porto” per una delle scene della pellicola “Ammore e Malavita”.

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