No alle plastiche monouso: ambientalisti in rivolta contro la Regione
La lettera di nove associazioni per protestare contro lo scarso utilizzo di prodotti “green”
28-05-2020 | di Redazione
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No all’utilizzo indiscriminato di prodotti monouso.
Le associazioni dedite alla tutela dell’ambiente scendono in campo contro le ordinanze della Regione Campania in materia di coronavirus, in particolare sull’utilizzo delle plastiche e di altri prodotti monouso nei servizi di ristorazione.
Con un documento inviato al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, gli assessori Antonio Marchiello, Corrado Matera e Fulvio Bonavitacola, oltre al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, si chiede maggiore attenzione all’ambiente.
Tema centrale della lettera l’ordinanza regionale 48 sulla prevenzione e gestione dell’emergenza covid-19 nel quale viene evidenziata, per i ristoranti, la necessità di “favorire l’utilizzo di tovaglie monouso o sostituirle per ogni cliente”, mentre per bar e attività con servizi al banco e al tavolo, quella di “favorire la messa a disposizione di prodotti monouso”. Indicazioni che, secondo le associazioni “potrebbero creare problemi di impatto ambientale nella regione Campania per l’eccesso di rifiuti prodotti. Questa scelta preferenziale del monouso non tiene conto dei processi di trattamento delle stoviglie e del tessile riutilizzabili che assicurano il massimo della qualità igienica anche grazie alle vigenti certificazioni”.
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Il documento, firmato dal presidente di “Ciak si Scienza” Vincenza Faraco, dal delegato “Fipe – Confcommercio” Ulderico Carraturo, dal referente di “Zero Waste Campania” Franco Matrone, dal presidente di “Legambiente Campania” Maria Teresa Imparato, dal delegato regionale “Wwf” Piernazario Antelmi, dal segretario generale regionale di “Marevivo” Carmine Esposito, dal direttore delle Campagne di “Greenpeace Italia” Alessandro Giannì, dal presidente di “Let’s do Italy” Vincenzo Capasso e dal presidente regionale “Fiba – Confesercenti” Raffaele Esposito, vuole chiedere informazioni e sensibilizzazione sulle possibili ripercussioni sull’inquinamento ambientale. E’ stato quindi chiesto di “modificare tale passaggio preferenziale sul monouso al fine di evitare possibili, anzi certe, ripercussioni sul tema rifiuti. Sarebbe opportuno invece valorizzare il ruolo igienico e ambientale delle stoviglie e del tessuto riutilizzabile, e laddove proprio non fosse possibile evitare il monouso, si dovrebbero almeno preferire, in subordine, materiali biocompostabili”.
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