Sono conosciute come le noci di Sorrento, un ecotipo dalla forma regolare e l'apice appuntito. Un frutto molto gustose. Ma, nel tempo, le piante di noci che svettavano rigogliose in tutta la Penisola sorrentina da Massa Lubrense a Vico Equense sono drasticamente diminuite. Molti contadini nel passato hanno venduto gli alberi, ora l'amministrazione di Vico Equense ha promosso un corso di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità delle piante di noci di Sorrento. Un progetto ideato grazie alla partnership con la Regione Campania e della Condotta Slow Food Penisola Sorrentina e Capri e con la collaborazione del comune di Sant'Agnello.

Una serie di lezioni teoriche e pratiche per salvaguardare una delle tante eccellenze del paniere gastronomico di Vico Equense. La Regione Campania, nell'ambito della protezione delle specie vegetali a rischio, ha avviato un progetto per la salvaguardia e valorizzazione della biodiversità delle piante di Ecotipi di Noce, che ha come obiettivo principale quello di preservare la Cultivar Sorrento, una varietà di Juglans regia tradizionalmente coltivata nella Piana di Massaquano e oggi minacciata dall'abbandono agricolo e dalle difficoltà legate ai cambiamenti climatici. I corsi, realizzati dalla "TimeVision", si svolgeranno al Museo Mineralogico di Vico Equense e puntano a formare i partecipanti su tecniche innovative di coltivazione, approfondire le diverse fasi di allevamento e insegnare tecniche avanzate di moltiplicazione, con un focus particolare sull'arte dell'innesto. Durante l'evento, sono intervenuti Luisa Miniero, Coordinatrice del corso e promotrice del progetto di tutela delle noci di Sorrento, Salvatore Apuzzo direzione politiche agricole e forestali, e il sindaco Giuseppe Aiello.

"Siamo costantemente a lavoro per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, del paesaggio naturale e dell'ecosistema locale - ha dichiarato il primo cittadino, Giuseppe Aiello. La raccolta di piante di noce nate spontaneamente saranno allevate presso il vivaio regionale situato in località "Le Tore" sulle colline di Sorrento. Nel 2024 come Città di Vico Equense sono state consegnate già 170 piante certificate geneticamente che saranno poi via via innestate e lasciate crescere. Si prevede che il numero possa ulteriormente crescere per far sì che una delle eccellenze gastronomiche della Penisola sorrentina possa continuare il suo percorso di valorizzazione attraverso il presidio Slow Food. 

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