La tanto sbandierata rivoluzione copernicana nella disastrata e commissariata sanità campana, più volte annunciata con piglio imperativo dal governatore Vincenzo De Luca, non è mai partita. I ripetuti interventi della magistratura nei confronti dei professionisti indicati dallo stesso presidente oggi anche commissario governativo, sono la riprova della mancata attuazione dei fieri propositi iniziali". Lo dice, in una nota, il senatore del gruppo ALA-SC (Alleanza LiberalPopolare-Autonomie Scelta Civica), Vincenzo D'Anna, componente della commissione Igiene e Sanità, che poi prosegue. "nel ribadire di non aver mai conosciuto il dottor Nicola Cantone, attuale dirigente del Ruggi d'Aragona (come pure qualche giornale vorrebbe lasciar intendere), né di averlo proposto a chicchessia per ricoprire qualsivoglia incarico, ben venga la sua immediata sostituzione e l'annullamento della delibera riguardante l'istituzione della seconda e pleonastica unità di cardiochirurgia dell'ospedale di Salerno".

"Ben venga, altresì - aggiunge il parlamentare - la sostituzione di tutti coloro che a vario titolo sono oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria, senza esclusione alcuna. L'occasione pare anzi propizia per proporre al commissario De Luca l'azzeramento di tutte le nomine ai vertici delle Asl onde procedere al ripristino di procedure concorsuali e meritocratiche per la designazione dei vertici aziendali". "Questa - precisa D'Anna - potrebbe essere la prima di una lunga serie di azioni da porre in essere per far uscire la sanità campana dalla palude nella quale è da tempo collocata". "I sindacati di categoria e le associazioni datoriali - conclude il senatore - aspettano da mesi di vedere attivato quel tavolo di confronto e quella metodologia dialogica che avrebbero dovuto caratterizzare la nuova azione amministrativa della Regione Campania in materia di sanità".

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