Nona edizione dei Campionati iIaliani di nuoto per disabili TMA
Il Team Sangiorgese conquista il quarto titolo italiano
29-05-2017 | di Claudio Di Giorgio
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Portici. Affluenza record da tutta Italia alla Piscina del Centro Sportivo di Portici per la tre giorni dei noni Campionati Italiani di Nuoto della TMA Group Italia (Terapia Multisistemica in Acqua) 2017 per bambini e giovani affetti da disabilità intellettiva e relazionale. Il Team Group di San Giorgio a Cremano fa poker e vince la Coppa Italia salendo per la quarta volta consecutiva sul tetto d’Italia. Le gare hanno l’obiettivo di avvicinare sempre più i giovani disabili alla pratica sportiva del nuoto, che , secondo il metodo Caputo-Ippolito svolge la positiva funzione di migliorare la loro condizione attraverso il confronto nel contesto agonistico e la loro inclusione sociale. Nella accogliente struttura del Centro Sportivo di Portici che da anni sostiene e aiuta a portare avanti questa manifestazione di livello nazionale, una perfetta organizzazione gestita dal direttore della Nuotatori Campani Enzo Allocco e dal coordinatore della terapia multisistemica in acqua Corrado Rametta. Sono stati accolti quasi 400 giovani disabili e i loro accompagnatori appartenenti a 30 società iscritte e tra queste la TMA Group Italia di San Giorgio a Cremano, che ha organizzato l’edizione 2017, e ha il maggior numero di tesserati. Da anni questa società si afferma ai vertici del campionato italiano e ha conquistato il quarto titolo Italiano del settore con i suoi campioni che annoverano eccellenze come Francesco Maestoso nella categoria 100/200 e 400, Pio Durante nei 50 stile, e Fabrizio Suarato per gli 800 stile. “L’obiettivo terapeutico è molto ambizioso – spiegano Giovanni Caputo e Giovanni Ippolito psicologi inventori del metodo della terapia in acqua e della sua validità scientifica – così si punta a migliorare gli aspetti compromessi e caratterizzanti il disturbo dello sviluppo grave delle relazioni sociali e della comunicazione. Le tecniche natatorie rappresentano un importante veicolo per raggiungere gli obiettivi terapeutici fondate sul rapporto umano. I risultati ottenuti finora sono estremamente significativi proprio nello sviluppo delle relazioni con i coetanei e nell’aumento dell’autostima”. La funzione della TMA ha un aspetto particolare, perché a un certo punto lo scopo terapeutico diminuisce e si entra nell’ambito sportivo del ragazzo che sviluppa le funzioni emotive, comportamentali e di relazione. Meno aggressività e più autostima. Dunque l’acqua come mezzo per curare ragazzi che col passare degli anni diventano forti al punto di poter affrontare le competizioni sportive anche nazionali.
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