Anziane truffate per oltre 50mila euro. I carabinieri della compagnia di Sorrento, in esecuzione di un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all'arresto di F.A., 30enne originario di Napoli,

L’uomo è accusato di truffa aggravata nei confronti di due persone anziane. I fatti risalgono allo scorso maggio, quando una persona, assieme altre ancora da identificare, usando artifizi e raggiri nei confronti di due signore ottuagenarie di Sorrento, era riuscito a farsi consegnare dalle stesse alcune centinaia di euro in contanti e monili in oro

La prima vittima, durante lo scorso 5 maggio, veniva indotta a credere di dover corrispondere la cifra di 6.800 euro per non far perdere al nipote un anticipo già corrisposto. L'azione criminosa continuava con un'ulteriore telefonata durante la quale l'interlocutore si fingeva il nipote dell'anziana e confermava la necessità del pagamento, per poi concludersi con la tecnica del “finto corriere” che si presentava a casa della vittima e si faceva consegnare da quest'ultima 500 euro in contanti e diversi monili in oro per un valore complessivo di circa 40.000 euro

La seconda vittima, in data 13 maggio 2022, veniva indotta a credere di dover corrispondere la cifra di 

6.000 euro per il pagamento di una multa elevata al figlio; l'azione criminosa continuava con un'ulteriore telefonata durante la quale l'interlocutore si fingeva prima il direttore delle Poste e poi il figlio della vittima e confermava la necessità del pagamento, per poi concludersi con la tecnica del “finto corriere” che si presentava a casa della vittima e si faceva consegnare da quest'ultima 900 euro in contanti e diversi monili  in oro, tra cui la fede nunziale, per un valore complessivo non quantificato.

 Attraverso la ricostruzione investigativa fatta dai Carabinieri della Stazione di Sorrento, consistita principalmente nella raccolta di testimonianze, nella visione di filmati acquisiti dai sistemi di videosorveglianza sia pubblici che privati, nonché nell'analisi di tabulati telefonici, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dell'arrestato, il quale era giunto nella penisola sorrentina a bordo di un monopattino elettrico e di mezzi pubblici, al chiaro fine di neutralizzare il rischio di identificazione, sovente resa possibile dal controllo sulle autovetture o sui motocicli in entrata e in uscita dalla penisola sorrentina.

All'esito delle formalità di rito, il 30enne è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, con braccialetto elettronico.

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