Torre Annunziata ha vissuto un'altra notte di fuoco. Diversi "fucaracchi", i tradizionali falò accesi in diverse aree della città, hanno trasformato la serata in un incubo di tensioni e disordini. I momenti più critici si sono registrati al Rione Penniniello e al Quartiere Poverelli, dove gli interventi delle Forze dell’Ordine sono stati accolti con violenza e resistenza.

I Vigili del Fuoco, accorsi per spegnere i falò accesi illegalmente, sono stati aggrediti con lanci di oggetti e insulti. Le operazioni di spegnimento si sono rivelate estremamente difficili, in un clima di ostilità che ha messo a rischio l'incolumità dei pompieri. A peggiorare la situazione, alcuni individui hanno approfittato del caos per incendiare anche diverse auto parcheggiate nelle vicinanze, aumentando ulteriormente la sensazione di insicurezza.

La situazione ha richiesto un massiccio dispiegamento di forze dell'ordine, impegnate nel cercare di ripristinare l'ordine e garantire la sicurezza pubblica. Nonostante l'intervento della Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale, l'atmosfera è rimasta tesa per ore, con episodi di vandalismo e violenze che hanno sconvolto i residenti, che hanno assistito a lancio di sassi e bottiglie contro le Forze dell’Ordine. La “rivolta” ha finito per danneggiare anche un’autobotte dei pompieri e una gazzella della Polizia.

I "fucaracchi", che affondano le radici in antiche tradizioni locali, sono da tempo al centro di polemiche per il loro utilizzo improprio e i rischi connessi. L'accensione di falò non autorizzati non solo costituisce un pericolo per la sicurezza pubblica, ma rappresenta anche un grave reato ambientale, con conseguenze sulla qualità dell'aria e sulla salute dei cittadini. Nel frattempo sono in corso indagini per individuare i responsabili.

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