E' recentissima e confortante la notizia secondo cui nei prossimi mesi diecimila giovani diplomati e laureati saranno assunti a tempo indeterminato negli uffici della Regione Campania e di svariati Comuni, alla Corte di appello di Napoli e di Salerno e in alcune aziende partecipate. Si parla della più importante operazione di inserimento lavorativo a favore del Mezzogiorno messa in atto negli ultimi anni, che dovrebbe concludersi nel maggio del prossimo anno.

I vertici della Regione si attendono grande entusiasmo dai giovani, capacità di mettere in pratica le conoscenze tecniche e soprattutto tecnologiche di una generazione votata al digitale, con conseguenze estremamente positive sullo snellimento delle procedure delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di un ottimo segnale di ripresa, ancora più benvenuto dal momento che succede in un periodo non facilissimo.

Anche le aziende private della Campania, così come quelle delle altre regioni d’Italia, si stanno preparando a riaccogliere - verosimilmente nel mese di settembre - i lavoratori che per ora stanno in larga parte dando il proprio contributo nella modalità smart working. Proprio la riorganizzazione del lavoro, in questi mesi, ha portato le amministrazioni di piccole e grandi imprese a valutare nuove strategie di impiego, facendo così di necessità virtù.

Il Lavoro di Domani: Nuovi Scenari

Così come se ne sono accorti i privati cittadini desiderosi di scambiare qualche chiacchiere distensive con amici e parenti, allo stesso modo anche i più fervidi sostenitori del lavoro in presenza tra i dirigenti non hanno potuto fare a meno di constatare la praticità delle conferenze in chat, oltre che i diversi benefici che derivano dalla possibilità di lavorare da casa: la produzione è facilmente controllabile, chi offre le proprie prestazioni lo fa in un ambiente che offre il massimo dell’agio, ci sono tutti gli strumenti per contattarsi in tempo reale allo scopo di dare o richiedere informazioni, oppure di mutare la rotta in corso d’opera. Il risparmio, poi, è duplice: da parte di chi ogni giorno può evitare il tragitto ufficio-casa, e dell’azienda, che non ha più gli oneri derivati dalla presenza fisica delle risorse.

 

Ma è presto per parlare di uno smart working definitivo, almeno per due motivi: intanto perché non tutti possiedono tra le mura di casa apparecchiature tecnologiche sufficientemente performanti, e poi perché la presenza fisica tra colleghi consente scambi e interazioni in tempo reale difficilmente riproducibili da remoto in modo altrettanto rapido e funzionale. È quindi verosimile che molte aziende, nei prossimi mesi, adottino una soluzione compromissoria, prevedendo una parte del lavoro da svolgere da casa e un’altra in presenza: un buon modo, inoltre, per rendere più varia l’attività dei dipendenti.

Un altro aspetto cruciale, dopo mesi di lavoro da remoto, sarà quello di puntare sull’affiatamento del team: l’idea, come si può leggere in diversi articoli apparsi online, è di organizzare “attività di team building e occasioni di convivialità e svago” per ridare il giusto senso di appartenenza ai lavoratori, che si può alimentare anche attraverso piccoli gesti tanto concreti quanto simbolici. Lo spunto può venire dal mondo online: è ad esempio possibile ordinare uno stock di magliette da customizzare con il logo aziendale. Lo confermano gli specialisti di Gedshop.it, che indicano la facilità di realizzazione delle tshirt da lavoro personalizzate, grazie alle moderne tecniche di serigrafia a due colori. Un’idea semplice ed efficace da far trovare sulla scrivania di tutti i dipendenti, per ricordare loro che a settembre si ricomincia, tutti assieme, ancora più in sinergia di prima.

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